Bentornati al nostro appuntamento settimanale con la grammatica spicciola. Questa volta vogliamo dedicarci alla branca dell’analisi grammaticale che si occupa dei pronomi possessivi. Avevamo già visto qualche settimana fa regole ed esempi dei pronomi personali, adesso è tempo di occuparci dei possessivi. E’ doverosa una brevissima introduzione. In italiano l’uso del pronome sostituisce il nome o altre parti del discorso. Ci sono due tipi di sostituzione. Si parla di sostituzione deittica quando tutto il contesto è formato da un riferimento diretto verso il pronome che si introduce, come per esempio in ‘E’ lei la più bella’.
Si parla invece di sostituzione anaforica quando solamente i singoli elementi del contesto fanno riferimento al pronome che utilizziamo, come per esempio in ‘Questo è il fratello di Michela. Lui ci darà un passaggio’. In questo caso, ‘lui’ fa riferimento solo alla parte della frase che introduce la persona di cui stiamo parlando, ovvero ‘il fratello’ in questo specifico caso.
Andiamo adesso a vedere nel dettaglio i pronomi possessivi. Essi sostituiscono il nome in un contesto che indica l’appartenenza della persona, dell’animale o della cosa a cui la frase fa riferimento. Essi sono, alla 1a, 2a, 3a persona singolare: mio, tuo, suo/sua e plurale: nostro, vostro, loro. Solamente alla 3a persona possiamo trovare anche proprio e altrui.
La funzione dei pronomi possessivi è in realtà duplice: da una parte possono infatti svolgere la funzione di aggettivi qualificativi, dall’altra parte quella di semplici pronomi, forma sotto la quale occorre sempre posporli all’articolo: il mio libro, il tuo quaderno, la sua merenda, il loro gatto… Ci sono poi alcune regole di utilizzo particolari per alcune forme, da ricordare assolutamente:
– suo si usa solo quando il possessore è uno solo: ‘Hanno distribuito la merenda, Alice ha preso la sua?’
– loro si usa quando invece sono due o più: ‘Ho portato tanti pennarelli, anche ad Alice e Enrichetto ho dato i loro’
– proprio si può sostituire a suo e loro, ma solamente nel caso in cui il possessore sia anche il soggetto della frase: ‘Fra tutti i cappotti, Alice e Enrichetto non trovavano i propri’
– altrui è usato in caso di possessore indefinito: ‘Ho reso note quelle foto per il bene altrui’
Ricordiamo poi come il pronome possessivo possa essere d’uso con valore sostantivato, in frasi come questa per esempio: ‘Ognuno è libero di dire la sua, ovvero: ognuno è libero di dire la propria opinione’.
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