Attesi più di tremila manifestanti a Torino, anche dall’estero. Intanto gli anarchici sono scesi per strada per manifestare in piazza Solferino.
A Torino gli anarchici si sono riuniti per protestare contro il regime di carcere duro, il 41bis, e la detenzione di Alfredo Cospito ormai in sciopero della fama da più di 3 mesi. In città erano attesi più di 3mila manifestanti, provenienti anche dalla Spagna e dalla Francia. Ingente schieramento di forze dell’ordine a sbarrare la strada: sul posto i carabinieri e la polizia in antisommossa.
L’appuntamento era in Piazza Solferino per migliaia di anarchici, scesi in piazza per protestare contro il carcere duro e a favore di Alfredo Cospito e la sua scarcerazione. Dal 20 ottobre Cospito è infatti in sciopero della fame, detenuto al 41bis, e migliaia di anarchici in questi mesi hanno riempito le strade delle città del nostro Paese per manifestare la loro solidarietà.
Il corteo, non autorizzato ma annunciato, di oggi, si prospetta come uno dei più grandi e probabilmente uno dei più pericolosi. Allarme sicurezza in tutta la città, con tantissimi agenti per strada a contrastare l’avanzata – al momento pacifica – degli anarchici.
Decine di manifestanti si sono barricati nelle vie della città con cassonetti dell’immondizia e vasi, con i carabinieri che hanno dovuto spostare le barricate per proseguire la loro avanzata. Al momento non si riscontrano scontri.
“Fuori Alfredo dal 41bis” è il solito coro cantato dai manifestanti, mentre si sentono anche cori in altre lingue vista la presenza di gruppi dalla Francia e dalla Spagna. Intanto Torino è stata bulidanta, con piazza Castello totalmente chiusa al transito di pedoni. Il Palazzo di Giustizia è stato presidiato mentre la prefettura ha addirittura inoltrato la richiesta di forze dell’ordine da altre regioni. Sono tanti gli agenti, sia di polizia che dei carabinieri insieme alla Guardai di Finanza, in strada in tenuta antisommossa mentre il livello di allerta rimane molto elevato.
A preoccupare sono soprattutto gli attivisti in arrivo dalla Grecia e dalla Spagna, che rappresentano l’ala più violenta degli anarchici. Per questo motivo in questi giorni le forze dell’ordine hanno effettuato diversi controlli sia sui treni che negli aeroporti.
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