L’Associazione Nazionale dei Consorzi di bacino (Anbi) ha spiegato all’interno di un comunicato che circa 3,5 milioni di italiani sono a rischio d’acqua. Il problema colpirà principalmente le persone che vivono in aree ad alto rischio siccità.
Francesco Vincenzi, il presidente dell’associazione, ha aggiunto che l’Osservatorio Anbi monitora costantemente il livellò di danneggiamento del suolo. I dati riportano un peggioramento giornaliero della condizione, descrivendo la situazione come irrimediabile.
Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di bacino, all’interno di un comunicato ufficiale ha spiegato che circa 3,5 milioni di italiani sono a rischio idrico.
“Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua del rubinetto non può essere data per scontato”.
Ha affermato Vincenzi, aggiungendo che la questione siccità all’interno del nostro paese è sempre più disastrosa e irrecuperabile.
A quanto pare infatti, l’innalzamento della temperatura sta causando danni diffusi all’ambiente, riducendo dunque i ghiacciai, la neve, i corsi d’acqua e i bacini idroelettrici.
In particolare, l’Anbi ha affermato che le temperature di questo periodo hanno contribuito a diminuire, il già raso manto di neve presente sulle Alpi. Anche il Po e il Tevere si trovano in condizioni preoccupanti.
Sono, inoltre, in calo anche i livelli dei fiumi in Campania.
Anche il ministro dell’Ambiente ha allertato la popolazione, affermando che la siccità sta man mano divenendo una problematica altamente impattante sul nostro territorio.
“Accade che al Sud si sua costretti a rilasciare in mare quantitativi d’acqua esuberanti le capacità degli invasi e che al Nord si capitalizzi solo una piccola parte del già iniziato scioglimento delle nevi”.
Ha affermato Massimo Gargano, direttore generale dell’associazione. Aggiungendo che è ormai assolutamente necessario dare il via alle misure volte ad aumentare le riserve d’acqua.
La siccità viene definita come la forma più grave di degrado del suolo. Questa è una problematica sistemica a livello internazionale, colpendo ampiamente nell’ultimo periodo anche il territorio italiano.
Questo è causato essenzialmente dall’impatto negativo dei cambiamenti climatici sull’ambiente, il quale comporta un innalzamento sostanziale delle temperature.
La siccità ha diverse conseguenze gravi, non solo sul suolo e sull’ambiente naturale; ma anche in generale sul normale esercizio della vita umana.
A partire dall’impossibilità di coltivare la terra, fino a giungere ad una vera e propria crisi d’acqua per numerose popolazioni.
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