“Anche il cuore è un muscolo” è il nome di una campagna benefica, alla quale stanno partecipando anche molti vip. Fra i vari personaggi famosi del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo che hanno deciso di fare da testimonial a favore della ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne, possiamo ricordare Dario Fo, Andrea Barzagli, Giulia Bevilacqua, Milena Miconi, Claudia Pandolfi, Anna Tatangelo, Cristina D’Avena. Sono tante le celebrità, che hanno deciso di dare il loro sostegno ad un progetto ambizioso.
L’idea nasce nel 2010, quando è stato costituito un network nazionale di vari specialisti, per realizzare un’infrastruttura destinata alla raccolta di dati sulla storia della Duchenne. Rivolgendosi alle sperimentazioni cliniche per la distrofia muscolare di Duchenne, fino a questo momento il gruppo di specialisti ha pubblicato moltissimi studi, che forniscono dati fondamentali per l’interpretazione della patologia.
Il network nazionale di specialisti può essere considerato a tutti gli effetti una delle eccellenze italiane in ambito neuromuscolare. La campagna “Anche il cuore è un muscolo”, valida fino all’1 novembre 2014, ha l’obiettivo di finanziare un assegno di ricerca per uno specialista che si possa occupare dell’elaborazione dei dati e per un gruppo di fisioterapisti che svolgerà il ruolo di raccolta delle informazioni.
Il progetto, che dovrebbe durare due anni, richiederebbe un finanziamento complessivo di 270.000 euro. Chi vuole donare un contributo, lo può fare mediante il numero 45504, tramite un sms solidale, per finanziare il progetto scientifico che viene svolto in collaborazione con il Policlinico Gemelli.
Il progetto è portato avanti da Parent Project, che nasce negli Stati Uniti nel 1994, diffondendosi presto in tutto il mondo. Nel nostro Paese, nel 1996, è stata costituita l’associazione Parent Project Onlus, per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da distrofia muscolare Duchenne e Becker.
E’ veramente importante sostenere questa ricerca, per sconfiggere la malattia, per acquistare strumenti diagnostici, per elaborare linee guida e protocolli terapeutici e per migliorare la qualità della vita dei bambini e dei ragazzi affetti dalla malattia. Attraverso i contributi finanziari devoluti alla campagna si potrà eseguire un lavoro puntuale di raccolta e di analisi dei dati, per saperne di più sulla distrofia muscolare.
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