Continua ad allarmare la situazione degli incendi al sud e ora oltre alla Sicilia, anche la Sardegna è nella morsa del fuoco.
Dalla zona di Sassari ai comuni limitrofi del cagliaritano, le fiamme nella regione lambiscono diverse zone e la situazione più critica è quella riscontrata a Carloforte e Palmadula. In pochi giorni sono scoppiati 10 incendi in tutta la Sardegna e sa lunedì i vigili del fuoco sono intervenuti quasi 300 volte ma la situazione resta critica e per nulla sotto controllo, almeno allo stato attuale.
Incendi anche in Sardegna
Continua a preoccupare la situazione dei roghi in Sicilia, dove città come Palermo e Catania sono fra le più colpite, tanto da dover chiudere gli aeroporti per mettere in sicurezza le zone. In netta contrapposizione con il maltempo che invece sta colpendo le regioni del nord, il sud continua a bruciare e lo fa anche nell’altra grande isola italiana, la Sardegna.
In pochi giorni sono divampati 10 roghi e da lunedì i vigili del fuoco sono intervenuti 281 volte. Sono quasi 300 quelli impegnati in diverse zone dell’isola, più che altro nel cagliaritano e nel sassarese ma i fronti più impegnativi sono a Carloforte, dove la situazione però sta rientrando e a Palmadula.
Qui i pompieri stanno lavorando con gli uomini del corpo forestale e con i barracelli, coadiuvati anche dai Canadair e da un elicottero per spegnere le fiamme più aggressive. La situazione è stabile e i focolai sono sotto controllo ma è una fotografia momentanea e non ci si può permettere di abbassare la guardia.
Il vento caldo fortissimo non aiuta e non agevola gli interventi, però si cerca di fare il possibile per evitare che i roghi si muovano dalle zone boschive e di campagna verso quelle urbane, anche se alcuni centri periferici sono già stati evacuati per sicurezza.
Leggendo notizie simili sembra incredibile che ci siano persone che continuano ad appiccare fiamme in modo volontario, piromani come quello di cui abbiamo parlato oggi, bloccato in Calabria o quello di alcuni giorni fa nella stessa Palermo. In effetti gli esperti hanno spiegato più volte che le fiamme estive sono favorite da condizioni atmosferiche particolari ma c’è comunque una causa scatenante a dargli origine, quindi dolosa o comunque di distrazione.
L’elicottero impiegato oggi è stato utile per evitare che il fuoco raggiungesse un agriturismo, a tal proposito ricordiamo che in questo periodo le strutture ricettive sono stracolme, specialmente quelle dei luoghi fortemente turistici come appunto la Sardegna.
Il fumo sta invadendo l’aria e sono tante le chiamate ai soccorritori per quanto riguarda i casi di intossicazione, comunque per ora non c’è nessuna vittima, solo alcuni feriti. L’aria irrespirabile è arrivata a Cagliari a causa di un grande incendio scoppiato nel Colle di San Michele, propagandosi velocemente e attraversando la città per arrivare fino al Poetto.
L’incendio al Colle di San Michele
Il fuoco che avvolge il Colle è stato alimentato rapidamente dal vento di maestrale. La nuvola di fumo era visibile a chilometri di distanza ed è stata sospinta velocemente creando un involucro intorno alla zona, proprio attorno al Castello che è una meta turistica molto affollata.
L’edificio di epoca medievale sorge sul Colle ed è attorniato da un grande parco, rappresenta uno dei monumenti più importanti e significativi della città di Cagliari. Il rogo è sotto controllo ma è ancora in corso, anche se molto debole e in zona i pompieri sono ancora a lavoro.
Le fiamme hanno distrutto parte della vegetazione che circonda il sito, dove fortunatamente al momento dell’evento non c’erano visitatori. Sul posto sono arrivati tre mezzi dei pompieri e gli agenti della Polizia locale.
Altre fiamme sono state segnalate a Uta e ad Assemini, relativamente nuove rispetto a quelle che hanno colpito Gairo e Nughedu San Nicolò, queste ultime fra l’altro sono ancora attive e gli elicotteri stanno operando per spegnerle.