Il 2022 non è l’anno della Juventus. In una nota ufficiale, la Cfcb, l’organo di controllo finanziario della Uefa, ha fatto sapere che è stata aperta anche a livello europeo un’indagine sui conti dei bianconeri. Al centro, ci sarebbero delle “potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario”, si legge nel comunicato.
Sempre la Prima Camera del Club financial control body ha reso noto che il 23 agosto è stato concluso “un accordo transattivo con la Juventus” con le “informazioni finanziarie precedentemente presentate dalle società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021, 2022“. Ovvero: gli stessi periodi oggetto di indagine della procura di Torino e della Consob.
E no, il 2022 non è proprio l’anno della Juventus. Con zero titoli vinti, come non succedeva dalla stagione 2010-2011, il club bianconero sta vivendo uno dei suoi momenti più bui anche a livello societario. Non sarà una nuova Calciopoli, che nel 2006 ha spedito la Vecchia Signora in Serie B, ma c’è poco da stare tranquilli, perché dopo la Consob, la procura di Torino, e la Figc, anche la Uefa ha deciso di voler dare una sbirciata nei conti del club che fu di Andrea Agnelli.
In una nota ufficiale, il massimo organo del calcio europeo ha fatto sapere che “la Prima Camera del Club Financial Control Body ha aperto oggi un’indagine formale nei confronti della Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario“.
A finire nel mirino della Cfcb, che invece si occupa del controllo finanziario, i bilanci della società, sia per quanto riguarda le plusvalenze false, sia per quanto riguarda la manovra sugli stipendi dei calciatori nel periodo della pandemia da Covid.
Ma, si legge ancora nel comunicato, ad avere importanza sarà anche il settlment agreement, un accordo, che la Juventus ha siglato il 23 agosto, con cui la Uefa dà tempo alle squadre per rimettere a posto i costi in modo da rispettare il fair play finanziario, che invece è l’insieme delle regole sul pareggio di bilancio.
“Il presente accordo transattivo – hanno scritto dall’organo presieduto da Aleksander Ceferin – è stato concluso sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dalla società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022“. Qualora si ravvisassero delle differenze “o se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali“, la Prima Sezione “si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le regole procedurali Uefa applicabili“. Fino ad allora non verranno rilasciati commenti.
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