Nella giornata di ieri è stata ricoverata nella Clinica di Malattie Infettive presso Ospedali Riuniti ad Ancona, una ragazza di 24 anni per un caso sospetto di vaiolo delle scimmie.
I medici stanno eseguendo gli accertamenti necessari.
La ragazza di 24 anni è una cittadina italiana residente da diverso tempo in Franca e nel primo pomeriggio di ieri, riferiscono gli Ospedali Riuniti, è arrivata in pronto soccorso con alcuni sintomi preoccupanti che hanno subito fatto pensare che si trattasse di Monkeypox.
In particolare, la ragazza aveva difficoltà nella respirazione, una forte cefalea, un diffuso eritema con vescicole e papule, inoltre ha riferito di aver avuto al febbre nei giorni precedenti.
È stata subito ricoverate per ulteriori accertamenti e il medico che segue la situazione ha riferito che le condizioni di salute della giovane sono buone.
Gli Ospedali Riuniti stanno effettuando tutti gli esami necessari per escludere che si tratti di altri virus, nell’attesa dei reagenti per la diagnosi molecolare del Monkeypox tramite proteina C reattiva (PCR), indispensabile per rilevare stati infiammatori e monitorare la progressione della patologia in corso.
Gli esiti arriveranno entro il 31 maggio ma la 24enne non è in pericolo di vita, tuttavia per sicurezza, sono state effettuate diverse visite su suo figlio di 4 anni, presso l’ospedale Salesi di Ancona, anche perché presentava un lieve rash cutaneo, tuttavia non c’erano sintomi allarmanti, infatti non è stato necessario il ricovero.
Il piccolo è stato dimesso ed ora è in affidamento dalla nonna.
Il Monkeypox si sta espandendo molto rapidamente ma il Ministro della Salute, Roberto Speranza rassicura che non si tratta di una seconda ondata di Covid.
Intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato del focolaio che sta colpendo diversi Paesi europei, considerato inusuale dalle autorità internazionali perché si estende al di fuori dei Paesi endemici.
Secondo Speranza, è comprensibile che l’opinione pubblica sia spaventata, dopotutto si tratta comunque di un virus con sintomi preoccupanti, tuttavia il Monkeypox, a differenza di altri come il Covid, è conosciuto da molto tempo e dunque sono presenti e già testati sia i vaccini che i farmaci antivirali, inoltre tutte le reti di sorveglianza sono attive per far sì che i casi sospetti vengano subito trattati efficacemente.
Il Ministro ricorda inoltre che la letalità del vaiolo delle scimmie è molto bassa e la trasmissione è più difficile rispetto al Covid, infatti anche la comunità scientifica rassicura le persone e non sono previsti contagi di massa.
Conclude dicendo che in Italia i contagi sono poco più di 10 e si sta monitorando l’evoluzione molto attentamente, tuttavia non c’è nessun allarmismo, anche perché non avrebbe alcun fondamento.
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