Oggi ad Ancona è stata consegnata a Mario, un uomo tetraplegico, la strumentazione e il farmaco per poter eseguire il suicidio assistito.
Il paziente Mario (nome inventato), marchigiano di 44 anni, è rimasto tetraplegico dodici anni fa dopo un incidente stradale; sarà il primo italiano a poter eseguire legalmente il suicidio assistito nel nostro paese, senza dover obbligatoriamente partire per un paese estero in cui l’eutanasia è legale da anni.
Il signor Mario ha ricevuto il farmaco e le strumentazioni adeguate per poter effettuare l’eutanasia dopo una lunga battaglia legale.
Il farmaco e la strumentazione sono stati reperiti dall’Associazione Luca Coscioni, che nel giro di qualche ora è riuscita a raccogliere 5mila euro per potere aiutare Mario ad esaudire il suo desiderio.
L’Associazione Luca Coscioni è stata fondata il 5 novembre 2002 da Luca Coscioni, docente universitario malato di sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
La normativa dell’Associazione prevede la promozione della libertà di ricerca scientifica, l’affermazione del diritto alla scienza e all’autodeterminazione individuale e quella dei diritti umani, civili e politici di tutte le persone, soprattutto di quelle malate e affette da disabilità.
In Italia non esiste una legge che approvi l’eutanasia, nonostante il metodo sia approvato dalla Corte Costituzionale grazie alla sentenza “Cappato/DJ Fabo”, per questo motivo lo Stato non ha potuto farsi carico di nessun costo, né del macchinario né del farmaco.
Nel 2021, dall’1 luglio al 30 settembre è stata avviata una raccolta firme per poter istituire un referendum popolare per la creazione di una legge sull’eutanasia legale.
Sono state raccolte e depositate in cassazione 1.2 milioni di firme in tutta Italia.
Il testo presentato però è stato bocciato dalla Corte Costituzionale a febbraio del 2022, perché dichiarato inammissibile, se al referendum avessero vinto i “sì”, le norme rimaste non avrebbero assicurato la tutela minima per le persone più esposte e più deboli.
Mario ringrazia tutti i quali abbiano donato qualcosa e lo abbiano aiutato a coprire il costo della strumentazione, che lascerà in dono all’Associazione che lo ha aiutato nella reperibilità del macchinario, sperando che altre persone dopo di lui possano utilizzarlo allo stesso modo.
Il paziente invita anche a sostenere la continua lotta che ogni giorno persone come lui combattono per poter essere liberi di scegliere cosa fare della propria vita.
E’ stata organizzata una conferenza stampa con la segretaria, Filomena Gallo, e il tesoriere, Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni a Senigallia, in provincia di Ancona, alle ore 17 all’Hotel Raffaello in Via Filippo Corridoni, 3; è possibile seguire la conferenza in diretta streaming su Zoom.
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