A parte le piogge che in queste ore stanno colpendo le regioni del nord e le nebbie, soprattutto nelle prime ore del mattino sulla Pianura Padana, l’anticiclone tornerà per il ponte dei morti, con temperature sopra le medie del periodo.
Il caldo anomalo, quindi, continuerà a interessare tutta Italia e secondo gli esperti ci saranno delle giornate con un clima simile a quelle del mese di giugno.
Non è stata una buona idea per chi ha deciso di fare il cambio stagione in previsione dell’arrivo dell’autunno e dei primi freddi. Pare che il caldo non voglia abbandonare la penisola italiana.
A confermarlo i meteorologi: dopo Scipione l’africano, arriva l’anticiclone nel prossimo fine settimana e per tutto il ponte dei morti. Forse ci farà compagnia fino alla prima metà di novembre.
Le temperature saranno sopra la media stagionale, con quasi 6 e persino 8 gradi in più rispetto al normale.
La situazione si presenterà stabile su tutto lo stivale con cielo sereno e prevalenza di sole; il termometro nelle ore più calde arriverà a toccare i 26-27 gradi, sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali. Invece, in Sicilia e Sardegna si sfioreranno persino i 32 gradi.
Dopo Scipione l’africano, dopo l’ottobrata, adesso è arrivato il turno dell’anticiclone di Halloween, che segnerà l’inizio della prima novembrata. Secondo il meteorologo di Meteo.it, Antonio Sanò, le previsioni dei prossimi giorni saranno veramente un fenomeno eccezionale, fuori dal normale per il mese in corso.
La giornata di oggi è caratterizzata con sole al sud, nuvoloso al centro e maltempo al Nord e sulle Alpi; a partire da domani, invece, nella zona settentrionale dell’Italia, le condizioni meteo inizieranno a migliorare per fare spazio all’anticiclone previsto nel fine settimana.
Un caldo anomalo che coinvolge tutto lo stivale dal mese di maggio e che sembra non volersi attenuare: l’anticiclone è sempre presente sul bacino del mediterraneo. Un’alta pressione sempre presente sull’Italia.
Il 2022 pare sia considerato uno degli anni più caldi. Una delle cause sicuramente sarà dovuto ai cambiamenti climatici a livello globale. Secondo il sesto rapporto sul cambiamento climatico dell’Intergovernmental panel on climate change pubblicato a febbraio non basterà ridurre le emissioni.
Per gli esperti dell’Onu, che si sono occupati di redigere il documento per comprendere al meglio gli effetti della crisi del clima sarà necessario prendere misure su diversi fronti:
Dalla sanità, all’economia, dall’energia alle infrastrutture per attutire l’impatto. Le ondate di calore, come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, aumenteranno il livello di desertificazione.
Per non parlare del problema siccità che mette a serio rischio la normale produzione di materie prime necessarie.
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