Un dialogo ed una trattativa che vanno avanti da più di due giorni, dove però non si vede ancora una via d’uscita. A Cordovado, in provincia di Pordenone, l’ex militare di 55 anni è ancora asserragliato in casa.
36 ore di dialogo fra le forze dell’ordine e il militare ma ancora nessun risultato. Cerchiamo di capire a che punto è la situazione.
Sono due giorni che si è chiuso in casa, ha con sé fucili e munizioni e comunica con l’esterno soltanto attraverso dei video sul proprio canale Youtube. Lui, l’ex militare di 55 anni che si è chiuso in casa e non vuole parlare con nessuno ma che, al tempo stesso, ha messo in allarme un’intera cittadina, costringendo le 13 persone che abitano nella sua stessa palazzina ad esser evacuate per paura di qualche possibile gesto inconsulto.
Al momento, l’uomo si rifiuta di consegnarsi ai Carabinieri ma con uno di loro ha stabilito un dialogo che avviene sempre attraverso video sul web. Ad oggi, ancora non vi sono novità e sono ben 36 ore che l’uomo è chiuso in casa. Dall’altro lato vi sono le 13 persone che abitano nella palazzina hanno trascorso fuori casa un’altra notte e che, al momento, non sanno quando rientreranno in casa.
Da mercoledì il 55enne si è chiuso in casa, ha rifiutato di consegnare le armi ai Carabinieri, armi che possiede a uso sportivo in mancanza di una conferma del provvedimento di detenzione. Più volte, i vicini di casa dell’uomo e in diverse occasioni, hanno manifestato e segnalato i comportamenti anche violenti dell’ex militare.
Poche ore dopo il suo essersi barricato in casa, l’uomo ha iniziato a postare video su Youtube nei quali con voce delirante, esclamava: “Io amo la vita, io amo tantissimo la vita, lo dico e lo ripeto: devi portarmi all’insano gesto, devi faticare, però, perché io sono estremamente stabile, fisicamente e mentalmente”.
Dall’altro lato, però, nelle ultime ore, invece, non ha postato nessun altro video. E’ stata avviata un’interlocuzione con gli specialisti dell’Arma dei Carabinieri. Circostanza che fa sperare in un epilogo dove non sarà necessaria un’irruzione da parte delle forze speciali che, nel frattempo, continuano a presidiare l’area. Allo stesso tempo, come già da due giorni, sono state interrotte sia le utenze di gas e luce nella palazzina dell’uomo, per evitare gesti inconsulti e ulteriori pericoli da parte del 55enne stesso.
La comunità di Cordovado, però, è al limite della sopportazione e si chiede fino a quando il paese debba restare bloccato per quest’uomo.
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