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Andrea Agnelli lascia anche Exor e Stellantis: annuncio durante l’assemblea dei soci

Andrea Agnelli lascia anche il cda di Exor e di Stellantis. Ferrero sarà il nuovo presidente, Scanavino l’ad: l’annuncio all’assemblea dei soci Juve.

Andrea Agnelli – Nanopress.it

Durante l’assemblea dei soci della Juventus Andrea Angelli ha preso parola annunciando il suo ritorno anche da altre due società importanti. Si tratta della Exor e della Stellantis, dalle quali si dimette dal cda. “Un passo indietro” afferma Agnelli, per partire da zero con una nuova pagina bianca della sua vita.

Andrea Agnelli, dimissioni anche da Exor e Stellantis

Una nuova pagina, bianca, della sua vita, per ripartire. Lo ha annunciato Andrea Agnelli nella mattinata di oggi durante l’assemblea soci della Juventus. L’ex presidente bianconero dopo le dimissioni date dal consiglio d’amministrazione del club lo scorso 28 novembre, ha deciso a due mesi di distanza di ritirarsi anche dalla Exor e dalla Stellantis.

Si era preso un periodo di vacanza, probabilmente anche di riflessione Angelli, dopo la valanga di notizie uscite sul suo conto e di ipotesi dal punto di vista legale e sportivo riguardante la Juventus che avevano fatto seguito alle dimissioni in blocco dell’intero cda.

Dopo aver addirittura premiato in campo Massimiliano Allegri come “Allenatore del mese di dicembre” era tornato a riabbracciare il suo vecchio pubblico, e metà del mese di gennaio la decisione di farsi da parte anche nelle altre società da lui capeggiate.

Durante il cda di oggi si è dato di fatto via libera all’inserimento del nuovo cda juventino, con Ferrero presidente e Scanavino amministratore delegato. Si chiude un capitolo della storia della Juventus, afferma l’ex presidente, che prova ad aprirsene uno nuovo nella vita facendo piazza pulita e ripartendo da quella pagina bianca.

La decisione, annuncia, è stata presa dallo stesso Andrea Agnelli in accordo con Elkann e Tavares. Il suo saluto alla Juventus dunque segna proprio una ripartenza personale per Agnelli, che poi conclude citando uno dei cori più amati dai tifosi bianconeri: “Avere una libertà di pensiero per affrontare questa nuova parte della vita. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita. Fino alla fine”

Juventus, sarà Ferrero il nuovo presidente

Dunque dopo i saluti di Andrea Agnelli, che con la Juventus ha inanellato vittorie su vittorie riportando dopo i disastri di calciopoli il club torinese ai vertici d’Italia e d’Europa, spazio per il nuovo consiglio d’amministrazione in casa Juve. La società ha presentato i nuovi cinque consiglieri che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio del 2025, dunque per tre anni.

E’ stata Exor a indicare Gianluca Ferrero come presidente del club, Maurizio Scanavino come detto vestirà i panni dell’amministratore delegato – dopo aver ricoperto la carica di direttore generale – e ancora Laura Cappiello, Fioranna Vittoria Negri e Diego Pistone ad assumere le nuove cariche.

Angelli: “C’era insostenibilità nel calcio”

Durante il suo saluto Agnelli ha ricordato i suoi 13 anni alla guida del club, tra riforme del calcio, tentativi di innovazione come la Superlega – rimasta nella storia per quella sorta di colpo di stato fallito in una notte. Ma ha anche ringraziato e salutato alcuni compagni d’avventura, come i calciatori, i capitani delle squadre, dopo aver proposto un minuto di silenzio in onore della leggenda bianconera Gianluca Vialli che nel 1996 da capitano aveva alzato l’ultima Champions League della Juventus a Roma.

Andrea Agnelli – Nanopress.it

Agnelli parla di calcio come intrattenimento, uno sport dalle cifre miliardarie che si evolve. Nell’elencare le recenti transizioni cita il Milan, acquisito da Redbird, il Chelsea, il fondo Più che ha acquistato il Newcastle, e il consorzio diretto dell’Atalanta diretto da Pagiuca.

Tutti modelli da cui prendere esempio, così come la Liga e la Bundesliga. Il punto fondamentale però è sempre lo stesso: il calcio è diventato insostenibile. Lo sanno bene i nostri club italiani: “C’era insostenibilità nel Sistema, i Club non traevano profitto ed erano gli unici a rischiare”.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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