Andrea Roncato è tornato a parlare degli eccessi che lo hanno portato ad essere protagonista dei rotocalchi: l’alcool, il fumo e la droga…che ormai non conosce più da ben venti anni.
Fu lui stesso a raccontare di quelle che oggi, ai microfoni de I Lunatici su Radio 2, ha definito ‘notti brave’, ‘eccessi, str*****e’, e che lo hanno portato ad essere additato nel modo meno opportuno. Intervistato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, Andrea Roncato si è tolto qualche sassolino dalla scarpa chiarendo quanto accaduto anni addietro: ‘Adesso sono venti anni che non bevo neanche un alcolico, non fumo e non mi drogo’ – ha fatto presente – ‘Sono ricordi molti passati. Erano notti brave, eccessi, str*****e. Averne parlato è stato un problema. Io pensavo di fare bene, e invece no’.
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Di quegli sbagli del passato, Andrea Roncato ha parlato come di ‘cose passeggere, aleatorie’ che, però, una volta raccontate pubblicamente hanno reso di lui una immagine del tutto sbagliata.
‘Io ne ho parlato pensando di poter aiutare anche i più giovani a non fare certe cose, perché fare certe cose è una cavolata. E invece non sia mai’.
‘Ancora adesso può capitare che apro internet e leggo che sono stato nel tunnel della droga’ – ha aggiunto lui, che ha spiegato come ha messo fine a tutti quegli eccessi.
‘Ma quale tunnel! Io un giorno mi sono alzato e ho detto che certe cose non avrei più voluto farle e ho deciso di smettere’ – ha detto – ‘Ci ho messo due minuti ad uscire dal tunnel’.
Ritenendosi ‘cretino’ per aver parlato apertamente di certe cose, ha puntato il dito contro i ben pensanti: ‘In realtà poi tutti le fanno, nessuno lo dice. Sono stato l’unico sincero, insieme a Fiorello e a pochi altri’.
‘E’ pieno di bugiardi che fanno i perbenisti e invece sai benissimo che di nascosto fanno di tutto’.
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Chiarite le voci sui suoi eccessi, Andrea Roncato ha voluto anche parlare di un altro argomento che lo ha visto protagonista.
‘Una volta ho scritto un libro con una poesia dedicata a un bambino mai nato perché feci abortire la sua mamma. Un bambino. Un aborto. Non cinquanta, come leggo’.
‘Ne ho fatto fare uno e ho dedicato una poesia a questo bambino mai nato, pentendomi della mia decisione e dicendo a tutti che ho fatto una stronzata’ – ha detto, ancora amareggiato per l’accaduto.
Riguardo il suo rapporto con le donne, invece, ha ammesso di essere stato fortunato a lavorare con alcune delle donne più belle dello spettacolo italiano, ma di averci provato solo con poche.
‘Tutti pensano che se in un film hai venti donne poi te le sei fatte tutte. Io ci ho provato con qualcuna, qualcuna ha anche abboccato, ma era un po’ il personaggio che io facevo’.
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