I codici segreti di Android sono speciali sequenze alfanumeriche che vanno a attivare o disattivare specifiche funzionalità relative al sistema operativo di Google dedicato a smartphone e tablet. Grazie a questi trucchi si potranno così ricavare informazioni che – di solito – se ne stanno ben nascoste e/o che possono essere restituite solo al termine di un iter di apertura e chiusura di menu come fossero scatole cinesi.
Ci sono codici segreti di Android USSD relativi alla scheda SIM vera e propria e i codici più specifici per l’interfaccia dell’OS del robottino verde. In questo approfondimento scenderemo nello specifico della lista con tutte le istruzioni e le descrizioni per muoversi in questo fitto sottobosco.
I codici segreti di Android sono molto meno altisonanti di quel che può sembrare leggendo questa definizione, perché naturalmente non sono segreti, ma solo ben nascosti. Infatti, ben si distinguono dai trucchi Android dei quali vi abbiamo già ampiamente parlato. Non si possono trovare sul manuale cartaceo o digitale dello smartphone o del tablet, né così facilmente sulle pagine web relative. Dunque, si dovrà per forza passare da un elenco ordinato e preciso, come quello che vi abbiamo preparato.
Può sembrare una sigla dedicata a un compartimento militare americano, ma i codici USSD di Android sono in realtà quelli relativi all’uso della simcard ossia della scheda telefonica che si installa nella slot per poter utilizzare chiamate e navigazione. Consentono di ricavare facilmente tutte quelle informazioni relative alla connessione ai network GSM, 3G o 4G con funzioni a distanza senza dover ricorrere all’assistenza di operatori telefonici nei negozi o attraverso i numeri di assistenza.
Come funzionano i codici USSD? Potete immaginarli come una sorta di numero di telefono da comporre e poi da chiamare con il tasto verde. Non partirà una chiamata ma si attiverà il comando “segreto”. Le funzionalità vanno dal semplice controllo del credito telefonico alle info più intrinseche delle proprie promozioni attive e noterete subito la presenza del cancelletto e dell’asterisco, come simboli necessari. Nota bene: i codici USSD sono praticamente identici qualsiasi sia il vostro operatore telefonico tra Vodafone, Wind, Tre o TIM.
Discorso diverso per i codici segreti di Android, che non devono richiedere una connessione attiva e dunque funzionano anche in mancanza di segnale cellulare così come all’estero oppure con la modalità aereo. Anche in questo caso possiamo notare la presenza di numeri, lettere e, solitamente, un asterisco davanti e un cancelletto dietro per aprire e chiudere la sequenza.
Cosa sono questi codici? Sono veri e propri comandi salvati nelle cartelle di sistema che vengono attivati restituendo funzionalità. Ecco l’elencane con tutta la descrizione di cosa questi codici attivano:
Partiamo dai codici classici, quelli che possono essere sfruttati su qualsiasi smartphone Android per attivare funzioni ben specifiche:
Passando invece ai codici di test che appunto servono per una sorta di diagnostica delle funzionalità principali così da scoprire eventuali malfunzionamenti:
Qui di seguito, una serie molto interessante di codici di configurazione e per gli sviluppatori. Soprattutto per i reset e formattazione fate attenzione perché vanno davvero cancellare tutto ciò che è salvato in memoria.
Ci sono codici specifici per i singoli produttori di smartphone, li troviamo qui di seguito:
Su tutti gli smartphone Android così come sui tablet Android è possibile attivare le opzioni sviluppatori ossia delle funzioni per utenti esperte che sfruttano in modo più ampio le potenzialità del dispositivo. Dato che Google lascia molte porte aperte, o meglio dire socchiuse, anche questa feature è accessibile con un piccolo iter.
Ebbene, si deve seguire il percorso Impostazioni>Sistema>Opzioni Sviluppo e da lì si deve attivare l’opzione. In alternativa, si scorre fino a fondo menu e si può cliccare otto volte in corrispondenza della voce numero build. Un avviso informerà del successo dell’attivazione. Cosa si può fare ora?
La funzione Always On fa si che lo schermo sia sempre acceso anche se in risparmio energetico così da visualizzare le notifiche e altre informazioni di base come quelle relative all’ora e la data. Si può attivare la funzione Rimani attivo dal menu sviluppatori. Tuttavia, c’è un piccolo limite ossia che il dispositivo deve essere collegato alla corrente. Una funzione molto utile ad esempio la sera quando si usa il cellulare a letto.
Se il vostro smartphone non è propriamente un fulmine di guerra allora perché non andare a mettergli un po’ di turbo alleggerendolo nelle sue feature non così indispensabili. Non si può immaginare quante risorse richiedano le animazioni grafiche dell’OS, qualcosa di puramente cosmetico e non funzionale. Rendendo l’interfaccia meno bella e più “primitiva” ne guadagneranno performance e autonomia della batteria. Come? Dal menu Scala animazione finestre: consigliamo di impostare un numero basso così da velocizzare il tutto a ogni finestra aperta.
Password di backup desktop è una opzione del menu sviluppatori che si dedica ai più attenti alla sicurezza del proprio smartphone. Che cosa mette sul piatto? La possibilità di impostare una password che si attiva quando si copiano file via USB collegando lo smartphone/tablet al computer andando a criptare il backup effettuato, che così avrà un lucchetto. Sarà necessario cliccare su Debug USB per attivarla. Cos’è il debug USB? Consente a smartphone di aprire tutte le porte al PC quando collegati via cavo, ad esempio per i permessi di root (ossia uno sblocco totale del dispositivo o per backup profondi.
Le applicazioni possono andare a utilizzare molta più memoria Ram (quella usata dai software) di quanto si pensi e per monitorare in tempo reale l’effettivo uso si può attivare l’apposita funzione. E se un’app è particolarmente esigente, ma non la si sfrutta così molto si può pensare a disinstallarla.
In modo analogo alla Ram, è possibile anche visualizzare l’uso della CPU ossia dei processori dello smartphone nella sezione Monitoraggio così da avere un occhio sempre puntuale su tutti i processi del chip che saranno descritti da un rullo di scritte in alto a destra.
Se usate lo smartphone con la mano sinistra, molte delle icone e dei comandi sono dalla parte opposta inficiando l’uso a una mano sola. Per andare a ribaltare la visualizzazione come se riflessa da uno specchio di può sfruttare il menu Forza Layout RTL. Serve un po’ di abitudine, ma ne vale la pena.
Le applicazioni attive sullo sfondo possono davvero andare a rallentare il dispositivo in modo corposo, motivo per il quale è più che consono andare a monitorare i processi attivi in background. Con il comando chiamato Limite processi in background si potrà decidere quali app lasciare aperte e velocizzare, così, il dispositivo.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…