Dopo Larry Wachowski diventato Lana, anche l’altro regista di Matrix, Andy, fa coming out sulla sua transessualità e diventa Lilly. I due fratelli, registi della Trilogia di Matrix, V per Vendetta e Sense8, la serie tv Netflix, sono nati biologicamente uomini (come l’attrice Laverne Cox) e se dell’essere transgender di Larry si parlava dal 2000 (ma la transizione fu annunciata ufficialmente solo nel 2012) arriva a sorpresa l’annuncio di Andy, anche considerato il suo matrimonio con Alisa Blasingame, sposata nel 1991. ‘Sì, sono un transgender. E sì, ho cambiato sesso‘, ha scritto la regista in una nota, criticando i giornali che hanno minacciato di rivelare il cambio sesso prima del previsto.
Dimenticatevi Larry e Andy Wachowski, entrambi i registi sono diventati donne e si chiameranno Lana e Lilly. Gli ex fratelli Wachowski, registi di Cloud Atlas, Matrix e altri film di successo, hanno rivelato entrambi di essere transgender: se la transessualità di Larry fu annunciata ufficialmente nel 2012 (ma il cambio sarebbe avvenuto nel 2008), arriva a sorprensa la rivelazione transgender di Andy Wachowski, fatta al Windy City Times, settimanale della comunità LGBT di Chicago LGBT.
Nel suo articolo, Lilly/Andy spiega che essere transgender non è facile, e che significa affrontare il resto della vita vivendo in un mondo molto ostile; la regista critica i media che avevano minacciato di svelare il suo cambio di sesso (il Daily Mail) e rivela che sia lei che sua sorella Lana hanno a lungo evitato di parlare con la stampa, perché ‘mi serviva un po’ di tempo per sistemare i pensieri e sentirmi tranquillo‘. Purtroppo le cose non sono andate così, e memore anche del caso Lucy Meadows (una maestra di scuola elementare e donna trans nel Regno Unito, la cui storia è stata raccontata in maniera ‘demonizzante’ dal Daily Mail; la donna si è suicidata) ha deciso di fare un passo avanti.
Andy/Lilly Wachowski si dice fortunato perché se molti dei transessuali non hanno il supporto di amici e famiglia e non hanno i mezzi e i privilegi per sopravvivere alla transizione, lei (come molti altri transgender vip) ha dalla sua parte la famiglia e i soldi per dottori e terapeuti, e si scaglia contro la demonizzazione fatta dai media e dalle campagne pubblicitarie in cui i trans sono descritti come potenziali predatori: ‘Non siamo predatori. Siamo prede. Quindi sì, sono un transgender. E ho già cambiato sesso‘, scrive Lilly.
La lettera si chiude dunque con i ringraziamenti alla famiglia, e con la confessione che la transessualità è solo l’inizio di un nuovo cambiamento: ‘Il cambio di sesso rivela una certa immediatezza, un prima e un dopo da un termine all’altro. La verità, la mia verità è che io sono già cambiato e continuerò a cambiare per il resto della mia vita‘.