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Anemia mediterranea: sintomi e cura

Anemia mediterranea: quali i sintomi e la cura? Si tratta di una malattia ereditaria, che ha come caratteristica principale la presenza di una minore quantità di emoglobina e di globuli rossi nel sangue. L’emoglobina è una sostanza che si trova nei globuli rossi e permette il trasporto dell’ossigeno in ogni parte del corpo. Chi è affetto da talassemia soffre di anemia, che si traduce in un generale senso di affaticamento. Il trattamento per l’anemia mediterranea è riservato a chi soffre delle forme più gravi di questa patologia e comporta delle regolari trasfusioni.

I sintomi

I sintomi dell’anemia mediterranea dipendono anche dalla gravità della malattia. Alcuni bambini mostrano tratti caratteristici fin dalla loro nascita, mentre in altri le manifestazioni sintomatologiche diventano evidenti soltanto durante i primi anni di vita. I principali segnali consistono nella stanchezza, nella debolezza, nell’aspetto pallido, che si traduce in una particolare colorazione gialla della pelle, e nello sviluppo lento. In alcuni casi ci possono essere sporgenze nell’addome e deformità ossee nel viso.

La cura

Non si può parlare di una vera e propria cura per la talassemia, in quanto i trattamenti adottati non sono risolutivi. Si può fare riferimento, invece, a dei trattamenti che variano a seconda della gravità della malattia. Nel caso di un disturbo di lieve entità, le trasfusioni di sangue possono essere necessarie occasionalmente, dopo un intervento chirurgico, dopo il parto o se si sviluppa un’infezione. Nelle forme più gravi, invece, si devono fare circa 8 trasfusioni ogni anno.

Con il passare del tempo tutto ciò porta ad un accumulo di ferro nel sangue, che può essere dannoso per il cuore, per il fegato o per altri organi. Ecco perché, in queste condizioni, è importante che si assumano dei farmaci, per eliminare i livelli eccessivi di ferro. Le uniche vere e proprie terapie disponibili, che potrebbero essere risolutive, sono rappresentate da un trapianto di midollo osseo o da un trapianto di cellule staminali. Tuttavia sono delle procedure che comportano rischi complessi.

Molto importante è la dieta che un paziente talassemico deve seguire. L’alimentazione deve essere equilibrata e deve garantire l’apporto di molti nutrienti. A volte il medico suggerisce di assumere integratori di acido folico, per aiutare l’organismo a produrre nuovi globuli rossi. Può essere utile bere del , perché esso, grazie alla presenza di tannini, impedisce l’assorbimento di ferro da parte dell’intestino. Inoltre si deve seguire una dieta ricca di calcio, di zinco e di vitamina D, contenuta soprattutto in alcuni alimenti, come burro, latte, merluzzo e salmone affumicato, per mantenere sane le ossa.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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