Aneurisma cerebrale: quali i sintomi e le cure? Si tratta di un rigonfiamento di un vaso sanguigno del cervello. Se si rompe, può causare l’emorragia interna, un vero e proprio ictus emorragico. In genere la rottura di un aneurisma è una situazione molto pericolosa, che richiede un immediato intervento medico. La maggior parte degli aneurismi non si rompe e non crea altri particolari problemi. Se però avvertiamo alcuni sintomi, come mal di testa, nausea e vomito, dobbiamo preoccuparci e rivolgerci subito ad un medico, per evitare complicanze.
I sintomi
E’ facile individuare i sintomi dell’aneurisma cerebrale ed è importante intervenire subito, per evitare che l’evento possa essere fatale. Di solito il soggetto sente un mal di testa improvviso e molto forte, ha la nausea e il vomito. Inoltre si verifica un irrigidimento del collo, la visione diventa offuscata e si può avere un abbassamento eccessivo della palpebra superiore dell’occhio.
Le manifestazioni sintomatologiche possono diventare anche gravi, fino ad arrivare alle convulsioni, alla confusione e alla perdita di coscienza. Nel caso del cosiddetto aneurisma silente, il fenomeno può rimanere asintomatico. Fra i sintomi premonitori, il dolore sopra l’occhio, la dilatazione della pupilla, l’intorpidimento e la debolezza in un lato del volto.
Le cure
Le cure per l’aneurisma cerebrale richiedono la pratica di un intervento chirurgico che può avvenire in due modi. Il primo consiste nel clippaggio, la chiusura dell’aneurisma attraverso un punto di sutura metallico inserito dal chirurgo. Il secondo metodo è l’embolizzazione cardiovascolare: viene inserito un piccolissimo tubicino di plastica in un’arteria, generalmente nella zona inguinale, e poi esso viene guidato verso l’aneurisma. Viene introdotto un filo morbido di platino, che ostruisce la circolazione sanguigna e fa coagulare il sangue. Questo coagulo sigilla l’aneurisma, separandolo dall’arteria.
Possono essere usati anche farmaci specifici, come i calcioantagonisti, che possono diminuire il vasospasmo, il restringimento e l’allargamento anomalo delle arterie. Possono essere praticati, come terapia preventiva per l’aneurisma al cervello, delle iniezioni di farmaci vasopressori: essi aumentano la pressione sanguigna, per riuscire a vincere la resistenza dei vasi sanguigni che si sono ristretti. Nel caso di un’ischemia cerebrale, molto importante è la riabilitazione, che prevede degli esercizi specifici, per la terapia della parola e per imparare nuovamente le abilità che hanno subito dei danni.
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