“Angelika Hutter capace di intendere e di volere”: investì e uccise un bambino di 2 anni, il padre e la nonna

Il 6 luglio scorso Angelika Hutter provocò un incidente a Santo Stefano di Cadore, travolgendo con l’auto un bambino di 2 anni, il padre del piccolo e la nonna materna. Nell’incidente rimase ferito anche il nonno materno e la figlia Elena.

incidente a santo stefano di cadore
Incidente a Santo Stefano di Cadore – Nanopress.it

 

La psichiatra Anna Pallaschi ha definito Angelika Hutter capace d’intendere e di volere.

“Angelika Hutter capace di intendere e di volere”: il risultato della perizia

Angelika Hutter è capace di intendere e di volere altrimenti non avrebbe fatto scena muta dal giorno in cui ha provocato una strage con la sua auto a Santo Stefano di Cadore, provincia di Belluno. Come riferisce l’Ansa, secondo la psichiatra Anna Pallaschi, che si è occupata della perizia psichiatrica, la 32enne tedesca sarebbe capace di intendere e di volere. La specialista ha incontrato più volte la Hutter ed è arrivata alle stesse conclusioni cui è giunto il suo collega bellunese Tullio Franceschini, che incontrò la donna nell’immediatezza dei fatti.

Secondo la Pallaschi, Angelika Hutter non soffrirebbe di una patologia psichiatrica o di un disturbo della personalità che mini la sua capacità di comprendere il significato e le conseguenze delle sue azioni.

La strage a Santo Stefano di Cadore

Era il 6 luglio scorso quando l’auto guidata da Angelika Hutter piombò a tutta velocità, almeno 130 chilometri orari, sul marciapiede dove una famiglia stava passeggiando. A perdere la vita il piccolo Mattia, il papà Marco Antoniello e la nonna materna, Mariagrazia Zuin. Miracolosamente illesi il nonno materno, Lucio Potente e la figlia Elena, madre del piccolo e moglie di Antoniello.

il luogo dell'incidente
Il luogo dell’incidente – Nanopress.it

 

Alla guida dell’Audi A3 c’era proprio Angelika Hutter, 32enne tedesca, che pare vivesse da alcune settimane nella sua auto e qualche giorno prima era stata segnalata dalla polizia a Bolzano, perché era stata trovata in possesso di oggetti atti a offendere.

Dal giorno della strage, Angelika Hutter si è trincerata dietro il silenzio, senza mai dare spiegazioni per quanto accaduto.

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