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Una piccola ma significativa vittoria per le associazioni animaliste che da anni chiedono che si intervenga, anche a livello istituzionale, per vietare l’uso di animali a scopo di intrattenimento: la giunta di Milano ha approvato una mozione avanzata dal Movimento 5 Stelle che vieta di fatto l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi all’interno delll’area cittadina. Gli animalisti vorrebbero da tempo un circo senza animali, ma nel nostro Paese non si è fatto ancora molto, e chissà che questo risultato ottenuto nel capoluogo lombardo non sia un viatico per iniziative analoghe nel resto della penisola. Rifacendosi alla Dichiarazione universale dei diritti degli animali proclamata il 27 gennaio 1978 a Bruxelles, e a varie norme nazionali approvate negli anni, la mozione del M5S approvata dal consiglio comunale impegna sindaco e giunta a non rilasciare autorizzazioni sul territorio per spettacoli circensi che prevedano l’uso di animali, ed anche, tra le altre cose, a sollecitare lo Stato affinché intervenga in ambito nazionale per vietare l’uso di animali nei circhi sulla scia di altre nazioni come Inghilterra e Francia.
In questi anni si sono susseguite moltissime manifestazioni, affinché fosse posta fine allo sfruttamento degli animali e alla limitazione della loro libertà, mentre chi lavora nel circo difende la libertà di espressione artistica, che possa prevedere anche l’utilizzo di animali esotici.
Le manifestazioni
Qualche giorno fa il collettivo Puglia Vegana Antispecista ha organizzato un flash mob a Bari, per manifestare il suo dissenso nei confronti dei circhi con gli animali. Alcuni ragazzi con maschere, cartelloni e tablet si sono riuniti a Bari nei pressi della chiesa di San Ferdinando, per far sentire la loro voce. Gli organizzatori del presidio hanno sottolineato che il loto intento era quello di sensibilizzare e informare i cittadini sulla questione. Le maschere, hanno detto, rappresentavano l’indifferenza. I manifestanti hanno messo in evidenza che il circo con gli animali sarebbe una forma di spettacolo tenuta in vita anche con contributi statali. Secondo loro si tratterebbe di una forma di intrattenimento molto diseducativa per i bambini.
Nello scorso dicembre a Macerata un gruppo di animalisti ha effettuato un blitz, per liberare diversi animali che facevano parte di un circo. I casi di sabotaggio sono rari, molto più frequenti sono, invece, le manifestazioni di fronte ai tendoni. Ad esempio, il giorno dell’Epifania, a Firenze, davanti al circo di Moira Orfei diverse associazioni che rientrano nel Coordinamento Animalisti Toscani hanno organizzato un presidio per dire no allo sfruttamento delle povere bestie. E’ stato diffuso un comunicato, nel quale è stato specificato che varie volte gli animalisti si sarebbero rivolti al Comune di Firenze, per adeguarsi a quelle città che già hanno stabilito, come loro principio etico, il rifiuto degli animali nel circo. La nota proseguiva, facendo riferimento a quella che gli animalisti considererebbero una barbarie. Le parole sono state molto chiare, perché nel comunicato si è parlato di “sfruttamento di esseri viventi che vengono imprigionati in piccole gabbie, incatenati, frustati, pungolati, affamati”.
Altri eventi
Le manifestazioni a questo proposito non si fermano. Gli Animalisti Italiani Onlus e Irriducibili Toscani hanno organizzato l’iniziativa “Viva il circo, ma senza gli animali”, che intende affermare la necessità di un circo senza sfruttamenti e vuole battersi contro i 5 milioni di euro di fondi statali ai circhi. E’ stata anche creata una specifica petizione, per sostenere la causa. Altre manifestazioni di protesta a Firenze il 10 gennaio, per un presidio contro il circo di Moira Orfei, a Roma un altro presidio contro il circo di Lidia Togni e gli artisti del Circo di Mosca.
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