S’infittisce il mistero sulla vera identità di Elena Ferrante dopo il post di Anita Raja su Twitter in cui ammetteva di essere lei l’autrice de L’amica geniale: ‘Lo confermo. Sono Elena Ferrante, ma questo ritengo non cambi nulla nel rapporto dei lettori con i libri della Ferrante’. Una confessione, quella della Raja, che la Casa Editrice per la quale traduce (la E/O, la stessa che pubblica i romanzi della Ferrante) si è affrettata a smentire spiegando che si tratta di un fake e che la moglie di Domenico Starnone non ha aperto alcun profilo social.
Sembra non avere fine il giallo che accompagna, ormai da anni, la figura di Elena Ferrante, scrittrice italiana tra le più amate del mondo di cui si ignora la reale identità. Dopo il polverone alzato dall’inchiesta del Sole 24 Ore – che, sulla base di documenti finanziari, dimostrerebbe che dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante si cela Anita Raja – la traduttrice ha deciso di uscire allo scoperto ammettendo di essere lei la penna che si nasconde dietro la scrittrice senza volto. Per lo meno stando a quanto si leggeva sul profilo in questione, aperto la notte scorsa col nome di @AnitaRajaStarn, e chiuso nella mattinata di oggi, 5 ottobre 2016.
Del resto, la Raja (o chi, se si tratta di fake, col suo nome) aveva annunciato che il profilo sarebbe servito solo il tempo necessario a spiegare come stanno le cose, e che per questo sarebbe stato chiuso presto.Cosa peraltro avvenuta, non prima però della smentita, secca, dell’Editore: ‘E’ un fake, hanno fatto sapere dalla E/O, Anita Raja non ha aperto alcun account‘.
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Ma la stessa Anita Raja (o chi, lo ripetiamo, ha scritto a suo nome) ha ammesso, in un altro dei tweet ‘incriminati’, di aver aperto il profilo ‘per iniziativa personale e senza consultare il mio Editore‘, allo scopo di chiarire una questione ormai troppo pesante sul modo ‘volgare e pericoloso‘ con cui è stata violata la privacy di una persona, dopo la resa pubblica di documenti privati atti a svelare l’identità (reale) di Elena Ferrante.
L’inchiesta del Sole 24 Ore, infatti, ha provocato un bel po’ di polemiche nel mondo culturale italiano (e non solo): il dibattito riguarda il diritto alla privacy rivendicato da chi si nasconde dietro il nome di Elena Ferrante, che non dovrebbe essere in alcun modo violato, visto che si tratta di narrativa e non già di un’indagine criminale.
Che Elena Ferrante sia o non sia Anita Raja, dunque, poco importa se della misteriosa scrittrice si apprezzano le storie, lo stile e la sensibilità narrativa: del resto, come ha commentato Erri De Luca, ‘ai lettori non interessa l’identità di un autore, ma l’opera, leggerla’. Ma, se davvero non si tratta di un fake, e a parlare è stata proprio la moglie di Starnone, in molti saranno soddisfatti di aver saputo, finalmente, chi è Elena Ferrante. ‘Ora, recita uno degli ultimi tweet a nome di Anita Raja, vorrei solo chiedere di lasciarmi vivere (e scrivere) in pace’.