Nel 1973 se ne andava Anna Magnani, ma le sue frasi celebri continuano a ispirare ancora oggi tutti gli amanti del cinema e gli aspiranti attori di tutto il mondo. Non solo un talento sconfinato e una genuinità rarissima, la Magnani aveva anche la capacità di raccontare con puntuale lucidità molti aspetti del proprio mestiere, della propria personalità e, più ampiamente, dell’essere umano, facendo spesso leva sul suo senso dell’umorismo tipicamente romano. Collaborò con i più grandi registi del secolo, portò a casa decine di premi, compreso un Oscar nel 1956 per La rosa tatuata di Daniel Mann, ma nel mondo continua a essere ricordata per la sua spontaneità solare e priva di arroganza.
LE FRASI CELEBRI DI ANNA MAGNANI
Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.
Tratto da Nannarella: il romanzo di Anna Magnani di Giancarlo Governi, 2008.
Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.
Tratto da Panorama n° 2298, 3 giugno 2010.
Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto.
L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco.
Tratto da La Magnani di Patrizia Carrano, 1986.
Ce metti na vita a piacerti, e poi arrivi alla fine e te rendi conto che te piaci. Che te piaci perché sei tu, e perché per piacerti c’hai messo na vita intera: la tua. Ce metti na vita per contà i difetti e riderce sopra, perché so belli, perché so i tuoi. Perché senza tutti quei difetti, e chi saresti? Nessuno.
Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell’ebano. Aveva sempre le occhiaie, un colorito terreo e i capelli neri come non si può immaginare, della consistenza di una matassa di seta pesante. Le gambe erano magre e leggermente storte, era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi. Dovunque entrasse e in scena, non guardavi altri che lei. Era poi capricciosissima e prepotente.
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