[didascalia fornitore=”ansa”]Anna Mazzamauro[/didascalia]
L’attrice Anna Mazzamauro rivela, a un anno di distanza dal fatto, di essere stata picchiata sul set del film “Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi. «I rappresentati della produzione mi hanno pregato di non far uscire la notizia per non danneggiare il film», ha raccontato, motivando il silenzio sul fatto mantenuto finora.
Un’altra storia di violenza sulle donne, uscita a distanza di tempo, anche se in questo caso non si tratta di molestie sessuali (vedi caso Weinstein) ma di un’aggressione fisica. Fausto Brizzi, regista finito nel polverone dopo le accuse di molestie da parte di attrici a Le Iene, nulla c’entra: responsabile della violenza su Anna Mazzamauro sarebbe invece un attore.
L’attrice si è sfogata in un’intervista al Messaggero, al quale ha rivelato che tutto sarebbe successo durante le riprese del film “Poveri ma ricchi” (il seguito, sempre con lei nel cast, è uscito a dicembre al cinema). Motivo dell’aggressione? Avrebbe sbagliato il tempo di una battuta, sovrapponendosi a un attore: «Stavamo girando e io sarei dovuta entrare in scena mentre gli altri erano tutti insieme ad esultare. Chiesi a Brizzi quale sarebbe stato il mio momento. Mi rispose che, stando dietro la porta, l’avrei capito da sola. Così, tranquillamente mi misi ad aspettare. Una volta entrata in scena ho detto la mia battuta. Si è sovrapposta a quella di un altro attore. Che, senza dire nulla, mi ha strattonata e picchiata sull’orecchio. Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio e, da allora, quando sono in casa e non devo recitare sono costretta a portare il bite, una sorta di apparecchio in bocca».
Mazzamauro, nonché la signorina Silvani in Fantozzi, ha spiegato che «mi è stato chiesto dal medico e dall’agente di denunciare ma ho preferito tacere». «I rappresentati della produzione mi hanno pregato di non far uscire la notizia per non danneggiare il film. Ero umiliata e triste – ha spiegato – Quando ho subito una violenza, meglio dire quando sono stata picchiata sul set, sono stata zitta. Per paura. Capisco il terrore che una donna può provare. Quando sono stata picchiata e ho mandato una civilissima ed educatissima lettera per mettere la produzione al corrente di quello che era accaduto non ho ricevuto neppure una telefonata».
Anna Mazzamauro, interpellata anche sulle accuse a Fausto Brizzi, si schiera dalla sua parte: «Sto dalla parte del signor Brizzi, perché un processo non c’è stato e le accuse sono finite in un silenzio assordante».
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