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A Webnotte le sperimentazioni sono all’ordine del giorno, ma Anna Tatangelo che canta Light My Fire dei Doors ha forse superato ogni più ardua aspettativa (e dal cimitero di Père-Lachaise a Parigi, dove dal 3 luglio 1971 riposa Jim Morrison, giungono voci di inquietanti rumori sotto terra, come se qualcuno si stesse rivoltando in una tomba). E’ accaduto nella puntata del 21 aprile 2015 andata in onda su Repubblica TV e in streaming sul sito del quotidiano, quando introdotta dai conduttori Gino Castaldo ed Ernesto Assante, lady Tata ha sorpreso tutti annunciando che avrebbe interpretato una sorprendente cover del mitico pezzo dei Doors, minacciando anche di eseguirla durante il suo prossimo tour.
La versione di Anna Tatangelo di Light My Fire è ovviamente risultata decisamente soft rispetto all’originale, probabilmente molto più vicina alla celebre cover latin-jazz di José Feliciano (per la quale il cantautore portoricano si aggiudicò addirittura due Grammy Awards) che all’originale di Jim Morrison & Co. Del resto non si poteva certo pretendere che la melodica cantante di Sora si trasformasse all’improvviso in una carismatica frontman rock-blues alla Janis Joplin!
Ma come hanno reagito i vecchi (e nuovi) fan dei Doors all’insolita performance di Anna Tatangelo su una delle pietre miliari della loro band preferita? Male, molto male, almeno a leggere i commenti apparsi sotto il video dell’esibizione. Per esempio uno ha scritto che ‘Come sempre accade, queste cover di grandi artisti fanno emergere in modo imbarazzante la mediocrità dei nostri cantanti‘, mentre un altro ha rincarato la dose sottolineando che ‘Non accende nessun fuoco, fa semplicemente pena. Sarebbe bene che uno cercasse di capire cosa canta‘. Va poi di male in peggio (per Anna) con altri commenti del tipo ‘Torna con Gigi D’Alessio e lascia perdere il mito, non fa per te. Penosa‘, oppure ‘Lei s’impegna anche, ma il risultato è mediocre. Meglio quando duetta con Gigi‘ e ‘Ma basta con queste cover che offendono la memoria dei grandi‘. Più di qualcuno ha infine criticato la pronuncia in inglese della Tatangelo, ritenendola non all’altezza della situazione.
Noi vogliamo però spezzare una lancia in favore della povera Anna Tatangelo, apprezzandone comunque il coraggio e la voglia di mettersi in gioco, soprattutto in un contesto decisamente allegro e scanzonato come quello di Webnotte. Insomma, sarebbe stato davvero banale se Tata si fosse cimentata con la cover di un brano melodico, quindi più nelle sue corde. Ogni tanto, invece, è giusto osare, anche a costo di ‘offendere’ la sensibilità dei fan duri e puri di una band!