Non bisogna mai sottovalutare questo fattore dell’annegamento. È così silenzioso che nessuno si accorge come avviene.
![Annegamento](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/Annegamento-pericolo.jpg)
Se l’annegamento è un fatto silenzioso, le persone dall’altra parte sono chiamate ad avere una attenzione che si basa sullo vista e non sull’udito. Altro discorso, molto più importante, quando si tratta di bambini in acqua che potrebbero affogare in pochi secondi.
Quali sono le cause dell’annegamento?
L’annegamento è la terza causa di morte e non ci sono cause specifiche che possono portare a perdere la vita in acqua. Nella maggior parte dei casi può insorgere un malore, ci potrebbe essere un incidente oppure un comportamento stupido da parte del soggetto interessato.
![Annegamento in mare](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/annegamento-in-mare.jpg)
In linea generale, si possono individuare queste cause reali che portano all’annegamento:
- La stanchezza dopo aver nuotato per tanto tempo, soprattutto se non si è allenati. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, si tratta di situazioni di salvataggio impegnando tutte le forze al fine che una o più persone non anneghino (perdendo di conseguenza la vita);
- Anche l’alcol è una causa da non sottovalutare, con la congestione che prende il sopravvento. Mangiare e bere sono azioni sconsigliate e bisogna attendere i canoni 180 minuti – 3 ore – prima di entrare in acqua. Ci sono comunque diversi fattori da considerare, tra questi anche il fatto che un soggetto ubriaco non sia in grado di sostenersi in acqua a galla per poi annegare inesorabilmente;
- La stupidità degli individui che si buttano in acqua è certamente il fattore imprevedibile, quello che non si riesce a combattere. Dalla troppa sicurezza, al rischio non calcolato sino al volersi mettere in mostra possono portare ad incidenti e annegamento;
![Tuffi e divertimento in mare](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/tuffi-divertimento-mare-.jpg)
- Non essere capaci a nuotare e farlo ugualmente è una prassi comune. Stare a galla e fare qualche bracciata in piscina o dove si tocca è un discorso, ma in mare aperto con le condizioni che possono cambiare da un momento all’altro comporta un effetto domino devastante;
- Patologie o problemi di salute, che non possono essere previsti. In questo caso è una vera e propria tragedia che investe il soggetto protagonista.
Come accennato, ci possono essere varie cause di una morte per annegamento. Ma quando sono i bambini i protagonisti, a cosa devono fare attenzione i genitori?
Bambini e annegamento: a cosa fare attenzione?
Una volta che è stata fatta questa doverosa panoramica, si ricorda di come l’annegamento sia un’azione terribile e silenziosa. Se un bambino sta annegando non può chiedere aiuto, perché tra panico e acqua in bocca si ritrova solo a muovere le mani sino a quando non scompare dentro l’acqua.
![Bambino in mare da solo](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/bambino-in-mare-da-solo.jpg)
L’unica cosa da fare è avere attenzione e mille occhi. Se un bambino gioca in acqua, i genitori devono stare sul bagnasciuga a controllare ogni loro azione. Si può stare anche sotto l’ombrellone, ma non con il cellulare in mano bensì pronti ad osservare il bambino.
I piccoli possono annegare anche con pochissima acqua, quindi non è bene fidarsi se è a pochi passi dalla riva.