In seguito alla rivendicazione dell’Isis della strage avvenuta al locale gay Pulse di Orlando, sul web si è scatenata la lotta cibernetica a suon di violazioni di account sui principali social network, in particolar modo su Twitter. Il team di hacker che si cela dietro l’account WauchulaGhost ha violato circa duecento profili Twitter di appartenenti e sostenitori dell’Isis (o Daesh, come viene conosciuto nel mondo arabo il cosiddetto Stato Islamico), riempiendoli con messaggi, foto e video provenienti dal mondo omosessuale e dai gay pride.
“L’ho fatto per le vittime di Orlando, l’uccisione di innocenti non è tollerabile. Voglio solo dire che non stiamo usando pornografia per offendere i musulmani, le nostre azioni sono dirette a estremisti jihadisti. Molti dei nostri attivisti sono musulmani e rispettiamo tutte le religioni che non uccidono vite innocenti”, ha tenuto a precisare uno degli hacktivisti di WauchulaGhost, che già in passato aveva sabotato altri account legati all’Isis. In questa occasione la maggior parte degli account hackerata apparteneva a soggetti localizzati in Arabia Saudita, Iraq e Siria, ad eccezione di un profilo francese, particolarmente attivo nella propaganda a sostegno dell’Isis.
Pro-ISIS Twitter users get a pro-gay makeover from Anonymous hacker @WauchulaGhost: https://t.co/GBciren2af pic.twitter.com/ihwHNBXFZc
— Stephen Shankland (@stshank) 17 giugno 2016
#DaeshBag in #Irag @falluja19 IP/Phone list -> https://t.co/5M5oNImqRY #OpDaesh #Anonymous #GhostOfNoNation pic.twitter.com/BbmWZIMfgu
— WauchulaGhost (@WauchulaGhost) 16 giugno 2016
E tanti stanno continuando a mettere contenuti per protestare contro l’Isis usando l’hashtag #DaeshBag. Twitter sostiene di aver chiuso, dal 2015, più di 125mila profili che promuovevano l’estremismo.
So, what's this about #Daesh? #DaeshBag #OpDaesh #DownWithDaesh #OneLove #SpreadTheLove #FckH8 pic.twitter.com/d8PEezAoQk
— Helter Skeletor (@carly_sagan) 16 giugno 2016