Antibiotico e antibatterico: sono la stessa cosa? Di frequente i due termini vengono adoperati come sinonimi; in realtà si tratta di farmaci che si distinguono per la funzione specifica che svolgono e la loro derivazione. Per evitare errori nell’assumere l’una o l’altra pillola, è bene approfondire la differenza tra antibiotico e antibatterico. Pur svolgendo, entrambi, una funzione inibitoria sulla riproduzione e la crescita di microrganismi, il primo è un sottogruppo degli antibatterici. L’antibiotico, in particolare, agisce sul microrganismo senza incidere sul corpo dell’uomo. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono per salvaguardare la nostra salute e il benessere.
Antibatterici
Come indicato dal nome, i farmaci antibattericisono in grado di inibire la vita o la riproduzione dei microrganismi batterici. Si distinguono in generali, locali e ambientali. I primi mostrano la tendenza ad agire in senso tossico, in maniera selettiva, senza provocare effetti nocivi sull’organismo ospite. Fanno parte di questa categoria i chemioterapici antibatterici, i vaccini e gli antibiotici. Si definiscono locali quei farmaci tossici sia per i batteri che per l’uomo, usati, dunque, solo su parti del corpo che comportano un loro ridotto assorbimento. Vengono applicati, ad esempio, su mucose e pelle. Rientrano in questo gruppo gli antisettici, gli sterilizzanti e i disinfettanti. Infine, gli antibatterici ambientali presentano delle caratteristiche equiparabili a quelle dei farmaci locali ma non possono essere adoperati in senso terapeutico a causa della loro azione caustica o irritante. Vengono usati, quindi, esclusivamente per la disinfezione dell’ambiente. Oltre ai medicinali, esistono anche numerosi antibatterici naturali come zenzero, aglio e propoli.
Antibiotici
Qual è il meccanismo di azione degli antibiotici? Questi farmaci riescono a distruggere i microrganismi (battericidi) o a inibirne la crescita (batteriostatici). Vengono prodotti a partire da sostanze biologiche oppure per sintesi chimica. Ogni antibiotico possiede uno specifico spettro di azione ossia un insieme di agenti patogeni inattivati dal farmaco. Ad esempio, i cosiddetti antibiotici ad ampio spettro sono quei farmaci che agiscono sulla maggior parte dei batteri gram-postivi e gram-negativi. La penicillina è il primo antibiotico ad essere stato isolato. Una condizione piuttosto problematica è l’aumento dei ceppi resistenti ai farmaci. Le cause di tale situazione sono diverse, inclusa l’ampia diffusione, negli ultimi anni, di questa tipologia di medicinali. Ad aggravare la resistenza all’antibiotico è l’uso indiscriminato della terapia per malattie che non lo richiedono, l’errata posologia o durata del trattamento, il loro impiego frequente per prevenire le malattie degli animali e l’eventuale presenza nella carne e nel latte. Particolare attenzione, infine, è necessario avere in caso di esposizione al sole durante la terapia antibiotica.
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