In Italia è in arrivo l’Anticiclone Russo Siberiano, ecco quali sono le regioni che devono stare più attente.
L’inizio del 2023 non è stato come in molti si aspettavano per via delle previsioni metereologiche che inizialmente davano l’inverno 2022-2023 come uno dei più freddi mai avuti.
Per questo motivo, molti amanti della stagione si sono ritrovati delusi e attendono che ci sia una forma di riscatto da parte dei venti gelidi per far godere loro la stagione tanto amata e fredda.
Anticiclone Russo Siberiano: ecco le regioni che ne saranno colpite
Le condizioni atmosferiche del nostro Paese sono cambiate rispetto a qualche anno fa, basti pensare che nel 2022 abbiamo avuto una delle estati più calde che si sia mai vista dal 1800.
Sembra che, andando avanti col tempo, le temperature estive andranno sempre via via ad aumentare e che il caldo comincerà ad arrivare sin da metà primavera per poi arrestarsi agli inizi dell’inverno.
Non c’è da sorprendersi, visto che le alte temperature hanno persistito su gran parte dell’Italia fino agli inizi di novembre provocando non pochi problemi sia dal punto di vista del raccolto che degli impianti sciistici.
Ma le cose sembravano essere tornate alla normalità negli ultimi mesi del 2022, dove le temperature si sono abbassate e nevicate e nubifragi si sono verificate in tante regioni, specie sui versanti Appenninici.
Stando a quanto riportato nelle scorse settimane, fino al 9 gennaio, le condizioni meteo rimarranno miti e soltanto verso la seconda settimana del mese e nei restanti giorni potrebbero esserci nuove precipitazioni.
Questo però accadrà soltanto in alcune regioni, specie nel Nord, mentre verso il Sud le correnti d’aria non supereranno i 10°C e daranno più gelo rispetto le settimane delle festività natalizie.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Spesso, però, si parla dell’arrivo di un Anticiclone Russo Siberiano sul nostro Paese. Questo non è altro che una figura barica che tende a condizionare il clima di un determinato luogo per via del raffreddamento pellicolare.
Per via del raffreddamento radiativo il manto nevoso riflette il sole e invece di riscaldare tende a raffreddare l’aria ancora di più dando vita a temperature molto basse raggiungendo valori da record.
Questo però, non avviene in Italia e in gran parte dell’Europa ma interessa solamente alcune parti del continente e la nostra Penisola non ne è mai coinvolta in quanto impossibile da raggiungere.
Pertanto, il tanto famigerato Burian, il vento freddo e gelido, tipico delle steppe, non verrà mai a far visita in Italia, e dire che arriverà a breve è soltanto un errore di calcolo in quanto impossibile che avvenga.
Il gelo che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane, arriveranno al massimo verso l’Europa dell’Est e potrebbero avere delle ripercussioni in Italia, specie nelle regioni vicino queste parti d’Europa.
Pertanto, le condizioni atmosferiche del resto d’Italia, sembrano essere non distanti da quelle delle settimane scorse, e l’inverno sembra stia andando man mano a dare terreno fertile alla primavera.
Infatti, sembra che a partire dalla seconda settimana di febbraio, sebbene farà ancora freddo, ci saranno giornate di sole che ricorderanno le prime giornate della bella stagione che ne susseguirà.