Il maltempo che sta imperversando in Italia provocando ingenti danni e, purtroppo, numerose vittime, ha rischiato di coinvolgere pure Antonella Clerici sulla strada che da Milano, dove aveva appena finito di registrare la puntata di Portobello, porta ad Arquata Scrivia, il paese al confine tra Piemonte e Liguria in cui si è trasferita da qualche tempo per convivere con il compagno Vittorio Garrone, originario di quelle parti. Pesanti macigni sono infatti violentemente caduti sulla strada che la Clerici aveva percorso da pochi minuti, e soltanto per puro caso non hanno procurato una tragedia.
L’episodio è stato raccontato al quotidiano La Stampa dallo stesso Garrone, che ha chiesto agli organi preposti di mettere in sicurezza quel tratto di strada, ovviamente non soltanto per salvaguardare l’incolumità della compagna Antonella Clerici ma di tutti gli automobilisti che transitano in quel punto.
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‘Segnalo da vent’anni che quel tragitto è a rischio’
‘Sulla strada intercomunale che collega le Valli Spinti e Borbera, nel Novese, stanotte sono caduti macigni da un cavalcavia soprastante’, ha detto Vittorio Garrone, ‘È vero che la bufera è stata eccezionale, ma che quel tragitto sia a rischio non è affatto una sorpresa. E io lo segnalo da una ventina d’anni…’.
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Antonella Clerici è passata proprio nel punto dove sono caduti i macigni
E dopo il rischio corso dalla sua Antonella Clerici lo segnalerà con maggiore veemenza: ‘Mi vengono i brividi se penso che Antonella ci è passata, proprio di lì, per venire a casa, al ritorno dalla Rai di Milano. Quella strada è di pertinenza dei comuni di Arquata Scrivia e Vignole Borbera, ma i sindaci dicono che non hanno soldi per ristrutturarla. Eppure avevamo già ribadito a entrambi il pericolo causato dalla manutenzione completamente assente, sia ordinaria che straordinaria’.
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Tragedia evitata solo per puro caso
Chissà, forse la tragedia sfiorata da una persona famosa come Antonella Clerici servirà a sensibilizzare i Comuni sulla necessità di fare i lavori, nell’interesse di tutti: ‘È vero che si tratta di una strada secondaria’, ha concluso Garrone, ‘Ma diventa importante quando c’è la piena dello Scrivia, perché rimane l’unica possibilità di collegamento tra le Valli Spinti e Borbera. E se le tragedie spesso non si possono prevedere, stavolta, se fosse accaduta, non sarebbe stata per nulla imprevedibile: è andata bene solo perché, quando i macigni si staccati dal cavalcavia precipitando sulla strada, non stava passando nessuno. Né Antonella, né altri’.