Una nuova vita da chef in Costa Azzurra, una storia da boss e sulla testa una condanna al carcere che avrebbe dovuto scontare da tempo se, dal 2014, non fosse risultato latitante. Questo il ritratto di Antonio Cuozzo Nasti, arrestato poche ore fa, secondo quanto riportato dall’Ansa, vicino a Cannes.
L’arresto di Nasti, stando a quanto riferito dalle agenzie, sarebbe stato eseguito dai Carabinieri di Giugliano (Napoli) in collaborazione con le autorità francesi.
Antonio Cuozzo Nasti sarebbe un camorrista ritenuto vicino al clan Mallardo e da tempo risultava ricercato.
Originario di Giugliano, oggi 56enne, si sarebbe costruito una nuova vita sotto falsa identità nella nota meta turistica francese arrivando ad affermarsi come cuoco all’interno di un albergo di lusso.
I militari italiani lo avrebbero fermato all’esito di una approfondita attività investigativa condotta in collaborazione con le autorità della Francia, in particolare con la Polizia e il Servizio di Cooperazione internazionale, ponendo così fine alla sua latitanza nella parentesi di una storia apparentemente senza macchie.
Antonio Cuozzo Nasti sarebbe stato rintracciato e quindi arrestato dai Carabinieri all’interno del suo appartamento e non si sarebbe opposto al provvedimento. Nell’abitazione in cui è stato fermato, secondo quanto si apprende, avrebbe vissuto da solo e sulla sua testa penderebbe una pena da scontare in carcere per un totale di 5 anni, 11 mesi e 8 giorni.
Lo riferisce ancora l’Ansa secondo cui, a carico dell’uomo, ricercato dal 2014, le condanne sarebbero sette (per reati che andrebbero dalla rapina alla ricettazione, al porto abusivo di armi).
Allo stato attuale, a seguito del suo arresto, risulterebbe destinatario di procedura di estradizione in Italia.
Secondo quanto finora ricostruito sul caso di Antonio Cuozzo Nasti, il 56enne avrebbe trovato occupazione come chef – e sarebbe stato anche particolarmente apprezzato – all’interno di una struttura di lusso in Costa Azzurra.
Avrebbe trascorso la latitanza lavorando nella cucina di un hotel a 5 stelle di Saint-Raphael, poco distante da Cannes, e avrebbe vissuto una vita parallela sotto falsa identità. Il suo “nuovo nome” sarebbe stato Nunzio Palumbo.
La sua nuova esistenza si sarebbe conclusa con l’epilogo delle indagini delle forze dell’ordine tra Italia e Oltralpe, da tempo impegnate nella ricerca fino alla svolta francese di poche ore fa.
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