Un uomo ha viaggiato a scrocco per due anni, dal 2020 al 2022, senza mai pagare al casello in A1: pedaggi per 4mila euro.
La procura di Frosinone ha mosso un’accusa nei confronti di un uomo che sarebbe riuscito a non pagare i pedaggi in A1 per ben due anni. L’anziano avrebbe evitato il casello per un totale di 4mila euro nel giro di due anni: si accodava alle altre vetture e procedeva dalla barriera del Telepass passando direttamente insieme all’automobile davanti.
Ammonterebbe circa a 4mila euro il totale di pedaggi non pagati in due anni. Una bella cifra accumulata da un uomo anziano, ospite di una casa di riposo di Fiuggi. L’accusa è arrivata da parte della Procura di Frosinone, che ha individuato i presunti reati in autostrada. Pare che il modus operandi dell’anziano fosse sempre il medesimo, ossia incanalarsi nella corsia Telepass e attendere per il passaggio di qualche altra vettura. Una volta nella scia della macchina aspettava dunque l’apertura della sbarra dell’auto davanti a lui, per poi passare dal casello senza pagare come se fosse stato per una sola macchina.
Il reato a suo carico, ipotizzato, è di insolvenza fraudolenta, e il periodo di riferimento va dal 2020 al 2022, quando i pedaggi accumulati sarebbero circa 4mila euro. I passaggi dal casello avvenivano quasi sempre in orario serale o notturno, sulla A1 di Anagni o Ferentino per Roma, Casera e Napoli; sia andata che ritorno.
Gli investigatori hanno potuto individuare l’anziano tramite le immagini di video sorveglianza delle telecamere presenti nei varchi. All’uomo è stata data la possibilità di pagare per estinguere il reato, ossia pagare tutti insieme i 4mila euro.
Il nome del “furbetto del casello” è Mario, un uomo di circa 80 anni come riporta in queste ore l’Ansa con lo spirito “anarchico“. Benestante, pare non abbia familiari stretti ed è stata sua l’idea di andare a risiedere in casa di riposo in collina, a Fiuggi, accanto alle terme e con un bel clima tutto l’anno. Proprio alla casa di riposto è arrivata la visita dell’ufficiale della Procura, per la notifica dell’insolvenza fraudolenta.
Una vita intensa quella del signor Mario, che si è concesso anche qualche strappo alle regole con i viaggi in notturna attraverso i caselli. Pare un gesto dettato dalla noia, visto che come riportato recentemente soffrisse di insonnia la notte, e dopo che tutti gli ospiti a una certa ora andavano a letto, prendeva la sua auto e iniziava a girare. Lo ha spiegato l’avvocato d’ufficio che lo ha contattato in queste ore.
Passeggiate in centro a Roma, alla Reggia di Caserta e anche certe volte direttamente a Napoli, senza mai pagare. “L’autostrada è pubblica, è un servizio, io non lo pago” avrebbe confessato all’avvocato, facendo emergere un pizzico di spirito anarchico, anche se avanti con l’età.
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