Questa notte ad Anzio (Lazio) si è consumata una terribile tragedia. Un ragazzo 26enne è stato accoltellato a causa di una lite durante la movida del sabato sera.
La vicenda è avvenuta precisamente sul lungomare di Anzio, zona ampiamente frequentata dai giovani. Leonardo Muratovic, 26 anni è stato ucciso a coltellate a causa di una lite tra coetanei. Il ragazzo era un pugile di Aprilia.
Trasportato in condizioni gravissime dal 118, Leonardo è morto in ospedale.
La vicenda di Anzio
Era dunque un normale sabato sera sul litorale Mallozzi di Anzio. Nel fine settimana la zona si riempie di giovani, intenti a divertirsi, passando piacevoli momenti con i propri amici. Questo però non è accaduto nella notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio.
Verso le due di notte infatti, scoppia una lite ,per motivi attualmente ignoti, tra un gruppo di ragazzi. Dopo una serie di insulti e parole pesanti, parte la violenza. Una violenza bruta ed ingiustificata che porta alla morte del 26enne Leonardo Muratovic.
Il giovane infatti è stato improvvisamente accoltellato all’addome. Nulla hanno potuto fare i soccorsi del 118 per salvare il ragazzo, il quale è deceduto una volta giunto nell’ospedale più vicino.
Una vicenda triste e che fa venire molta rabbia. Un ragazzo di soli 26 anni ha perso la vita a causa del gesto forse istintivo e animalesco di un suo coetaneo. Due giovani vite rovinate, una stroncata dalla morte e l’altra dalla prigione.
Le parole della Federazione pugilistica italiana
Commovente anche il saluto che la Federazione pugilistica italiana ha dedicato al giovane. Pubblicando sul suo profilo ufficiale di Instagram una foto di Leonardo, nelle vesti di pugile e scrivendo:
“Ciao Leonardo… Rip Campione”.
Tanto il dolore del mondo del pugilato, il quale si stringe intorno ai conoscenti e soprattutto ai familiari del ragazzo.
Attualmente sono in corso le indagini volte al chiarimento delle dinamiche precise avvenute la notte di sabato 16 luglio. Queste vicende non possono essere dimenticate e perdonate. Si deve fare in modo che non accadono più. Siamo esseri umani dotati di ragione ed è assurdo che una persona possa perdere la vita per un litigio in strada con dei coetanei, durante un normale sabato sera.