Ad Anzio, in provincia di Roma, una ragazza di 19 anni è stata stuprata da un uomo mentre camminava per tornare a casa. Attualmente sono iniziate le ricerche per scovare il responsabile del terribile atto.
Una ragazza di 19 anni è stata stuprata ad Anzio, mentre camminava sulla Nettunese per tornare a casa di notte. Un uomo l’avrebbe avvistata, per poi bloccarla, spingerla in un luogo buio ed isolato e compiere il disumano atto.
Attualmente gli inquirenti hanno iniziato le indagini per scovare il responsabile.
Ad Anzio, in provincia di Roma, una ragazza di 19 anni è stata stuprata ieri notte mentre attraversava la la strada che collega la Nettunese al quartiere Europa, sul litorale laziale.
La giovane era appena scesa dal pullman e stava tornando a casa, percorrendo una piccola stradina sterrata. Improvvisamente un uomo l’ha bloccata e l’ha costretta a dirigersi verso un rudere, colmo di rifiuti e di macerie, dove si è consumata la violenza.
La ragazza ha provato a chiedere aiuto e quando finalmente alcuni residenti del posto l’hanno sentita e sono corsi in suo soccorso, il criminale è scappato.
La 19enne è stata immediatamente portata in ospedale dove ha raccontato ciò che le è accaduto alla polizia, fornendo anche una descrizione dell’aggressore.
La gente del posto è attualmente sconvolta e spaventata. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Roma e il commissariato di Anzio.
Un caso simile è avvenuto all’ex zuccherificio di Latina, dove una giovane di 16 anni è stata violentata da un senza tetto.
In occasione della giornata della donna, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale ha pubblicato un rapporto contenente tutti i reati avvenuti dall’inizio dell’anno che coinvolgono le donne. Il rapporto si chiama “Donne vittime di violenza”.
“Un trend di crescita per le violenze sessuali, confermando la necessità di riservare a tale fenomenologia criminale la massima attenzione”.
Si legge all’interno del rapporto. I dati riportano che mentre nel 2020 si sono registrati circa 4.497 casi, nel 2022 i casi sono stati 5.991. Tra le regioni maggiormente coinvolte da questo tipo di crimini vi sono Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria. Mentre quelle meno caratterizzate da questo tipo di crimini sono Campania, Abruzzo e Basilicata.
Circa il 79% delle vittime sono maggiorenni.
Questi dati sono realmente tristi e preoccupanti in quanto confermano che il nostro paese è ancora caratterizzato da una società altamente patriarcale e violenta che vede le donne come degli oggetti su cui è permesso tutto.
Il problema di fondo è che per porre un freno a questi atti disumani che puntano ad annullare la vitalità di una persona, le istituzioni dovrebbero acquisire misure reali e concrete. Attribuendo, per esempio, la massima pena a reati del genere.
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