Sei una mamma lavoratrice? Allora la proposta del governo per l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ape social potrebbe interessarti. La pensione anticipata per le donne, con questo meccanismo, potrebbe essere più facilmente accessibile alle donne lavoratrici che sono pure mamme, anche se, va sottolineato, questa specie di sconto per chi ha prole non piace ai sindacati, dato che si tratta di un meccanismo certamente parziale che non si può applicare a tutte le donne lavoratrici. Vediamo in cosa consiste la proposta di ape social per donne con figli.
APE SOCIAL DONNE: SCONTO DI SEI MESI PER OGNI FIGLIO
Se sei una donna lavoratrice con figli potresti ottenere uno sconto contributivo di sei mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni. Questa è la proposta rilanciata dal governo ai sindacati per rendere più accessibile l’Anticipo pensionistico, ossia l’ape social per le lavoratrici.
PENSIONI DONNA: COME FUNZIONA LO SCONTO SULL’APE SOCIAL
Alle lavoratrici che già rientrano nell’elenco delle categorie protette dell’Ape social (disoccupati, invalidi e lavoratori con disabili a carico) sarebbe consentito di andare in pensione anticipata sei mesi prima del tempo previsto, in relazione al numero di figli (massimo due anni, ossia 4 figli).
Le lavoratrici con figli potrebbero avere uno sconto sugli anni di contributi necessari per utilizzare l’Ape social: sei mesi per ogni figlio, quindi. Fermo restando il compimento dei 63 anni di età per poter andare in pensione anticipata, per le disoccupate gli anni di contributi richiesti scenderebbero da 30 a 28, mentre per le donne che svolgono attività gravose, come le infermiere o le maestre della scuola materna o dell’asilo nido, gli anni di contributi necessari passerebbero da 36 a 34.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/07/13/ape-social-pensioni-2017-inps-risponde-alle-faq-su-requisiti-e-domanda-per-la-pensione-anticipata/179231/” testo=”COME FUNZIONANO LE REGOLE DELL’APE SOCIAL”]
In questo modo le donne che potrebbero accedere all’Ape social quest’anno potrebbero diventare da 11mila a 15mila. L’obiettivo, infatti, è quello di bilanciare tra uomini e donne il numero di richieste di Anticipo Pensionistico, che finora è stato, per quanto riguarda le lavoratrici, solo del 29%.
AUMENTO ETA’ PENSIONABILE
Sull’aumento dell’età della pensione non c’è alcuna risposta, invece, a proposito di un possibile stop. Nel 2018 l’età pensionabile si alzerà per le donne del settore privato a 66 anni e sette mesi, come gli uomini: ne abbiamo parlato in questo articolo. Nel 2019, poi, tutti i lavoratori, sia donne che uomini, dovranno aspettare 67 anni per andare in pensione, come effetto dell’adeguamento alla speranza di vita.