Tanti coloro che sono giunti oggi alla camera ardente in Campidoglio allestita per il campione Sinisa Mihajlovic.
L’ex calciatore e allenatore è morto in seguito all’ennesima battaglia contro la leucemia e oggi tanti fan e appassionati sono stati ore in fila per salutarlo. I funerali ci saranno lunedì.
Il mondo ha salutato a suo modo il grande campione scomparso il 16 dicembre dopo anni in cui combatteva contro la leucemia. Oggi i suoi fan più cari hanno atteso in fila per ore prima di poter entrare nella camera ardente allestita al Campidoglio, per porgergli l’ultimo saluto prima dei funerali che ci saranno lunedì.
L’ex calciatore e allenatore è deceduto all’età di 53 anni all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove ormai possiamo dire che fosse di casa, infatti nel corso degli anni era entrato e uscito dalla struttura, compatibilmente con l’andamento del suo male.
Così, in quei corridoi si era creata per lui una seconda famiglia, a partire dal medico curante Francesca Bonifazi che ha parlato di lui come un guerriero forte che non si è dato mai per vinto e fino all’ultimo ha lottato per la sua famiglia.
Il reparto dove era in cura si è colorato in questi giorni di bigliettini di affetto da parte del personale dell’ospedale e sciarpe rossoblù a omaggiare la sua ultima impresa nel mondo del calcio, ovvero come allenatore del Bologna.
Ma di imprese ne faceva tantissime e ogni giorno, come quando ha deciso di correre per 8 ore al freddo e mentre pioveva, indebolito dalle cure, prima del prossimo ricovero.
Era in una situazione molto critica, con poche piastrine nel sangue ma per dimostrare ancora una volta chi era, ha deciso di uscire a fare quella corsa nonostante il parere contrario della sua dolce metà Arianna Rapaccioni, sposata nel 1995 e con la quale ha avuto sei splendidi figli e da pochi anni, una bellissima nipotina di nome Violante che tanto gli assomiglia.
Dopo l’ultimo ricovero, la malattia lo ha trovato molto provato e così, è entrato in coma farmacologico e non si è più risvegliato. Venerdì pomeriggio il tristissimo annuncio rimbalzato sui media di tutto il mondo.
Oggi è stata aperta la camera ardente per tributare il campione e rimarrà tale fino alle ore 18. In Italia il fuoriclasse serbo che ha dato spettacolo in campo nei primi anni Duemila ha tantissimi fan.
Ha militato in diverse squadre importanti vestendo la maglia di Roma, Sampdoria, Inter e Lazio. La sua attività è poi continuata a bordo campo come vice allenatore di Mancini nell’Inter, allenatore del Catania, della Fiorentina, della Sampdoria, del Milan, del Torino e in ultimo, del Bologna.
Si attende in queste ore a Roma anche il presidente della Fifa, Gianni Infantino, che deporrà una corona di fiori, ma non è l’unico omaggio sul feretro.
Ci sono infatti tante sciarpe e gadget lasciati dai fan.
Sono presenti la moglie che sempre gli è stata accanto, i figli, la mamma e il fratello.
Domani sono attesi i funerali nella chiesa dei Santi e dei Martiri in piazza della Repubblica a Roma.
A rendere omaggio oltre a una lunga coda di ammiratori c’è anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha detto alcune parole:
“Mihajlovic è stato un eroe in campo e nella vita, lo ha dimostrato fino all’ultimo. l’ho apprezzato come allenatore e calciatore, ma anche come sfidava la malattia che lo tormentava da tempo. siamo tutti vicini a lui e alla sua famiglia”.
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