Apple brevetta una busta di carta innovativa

La busta Apple

Il nuovo brevetto depositato da Apple non riguarda una tecnologia al servizio dell’interfaccia di iPhone, non riguarda nemmeno i melafonini stessi a dirla tutta, ma riguarda un accessorio che ha un’importanza molto più elevata di quanto si potrebbe immaginare. No, niente cuffie né visori di realtà virtuale, stiamo parlando di una borsa di carta che potrebbe presto essere prodotta in ingente numero per andare a offrire un supporto unico e stiloso appena dopo il momento dell’acquisto di un prodotto con il logo della mela morsicata. Scopriamo di più su questa curiosa notizia tecnologica, che giunge naturalmente dagli USA.

La borsa di Apple potrebbe dunque diventare presto realtà come supporto ideale e con un certo stile per il post-acquisto. Oggi come oggi, dopo aver comprato qualcosa in un Apple Store e averci lasciato mezzo, se non tutto, se non due stipendi non si riceve qualcosa all’interno del quale inserire il gadget stesso. Si paga, si prende e tanti saluti. Tuttavia non ci va un genio del marketing per sottolineare quanto la borsa/shopper griffato sia una vera icona, che consente di sfruttare la pubblicità gratuita dell’utente che ci va a spasso “mano nella mano”. E così Apple sembra pronta a presentare il suo primo modello.

L’ufficio brevetti californiano ha infatti ricevuto tutta la documentazione, comprensiva di foto che potete vedere qui sopra. Sembra qualcosa di tecnologicamente evoluto e spinto, in realtà è una semplice busta di carta, che però vuole essere molto meno semplice di quanto si può immaginare. In cosa consiste? Ricavata al 60% da materiale di recupero, dunque piuttosto riciclata, la borsa Apple presentata all’Ufficio Brevetti ha una struttura che è al tempo stesso minimalista e resistente, un po’ come iPhone, iPad e compagnia bella.

Al proprio interno c’è una sorta di contenitore rinforzato per riporre il gadget in modo più sicuro e il colore dovrebbe essere senza ombra di dubbio bianco con il logo in bella mostra. Chissà se sarà fatta pagare a parte o sarà regalata? Chissà se, volendo, si potrà anche comprare senza dover necessariamente acquistare un prodotto. Chissà, soprattutto, se esisterà davvero o rimarrà una chimera, un ennesimo brevetto/prototipo senza futuro?

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