La Apple Car, un segreto che non è un segreto, però un po’ sì ma non troppo. Finché non si vedrà effettivamente in funzione una catena di montaggio dalla quale usciranno delle vere automobili funzionanti e che sfoggeranno sul frontale il marchio della mela, non potremo avere certezze.
Per il momento ci sono voci ricorrenti, mezze frasi, allusioni: insomma, tutto l’armamentario di marketing per creare artificialmente l’attesa su qualcosa che per il momento non esiste e non è scontato che esisterà mai. Come l’ultima voce. Il colosso tecnologico di Cupertino avrebbe aperto un centro di ricerca segreto in Germania.
Si tratterebbe di un laboratorio a Berlino, secondo quanto riporta il prestigioso quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Vi lavorerebbero circa 20 specialisti del settore automobilistico. Il progetto avrebbe un nome in codice, Titan. Le persone coinvolte sarebbero tutte molto giovani e in linea con l’Apple-pensiero.
Addirittura si dice che l’automobile, a quanto sembra in fase di sviluppo nell’altro stabilimento segreto in California (a poche centinaia di metri dalla sede di Apple), sarebbe pronta per il 2019 o 2020. Verrebbe fisicamente prodotta dalla Magna Steyr, azienda austriaca che assembla componenti e veicoli interi su commissione delle case.
Si tratterebbe certamente di un’auto elettrica ma non è matematico che sia a guida autonoma come quella che sta sviluppando l’arcirivale Google. Anche perché è improbabile che in meno di quattro anni Europa e Stati Uniti sviluppino un assetto legislativo adeguato. Ancora più importante, è dubbio che in questo arco di tempo la tecnologia stessa della guida autonoma abbia risolto tutti i suoi problemi. Per questi motivi è molto dubbio che si possa vedere la mela sul radiatore in un tempo così breve. Un’automobile non è un telefonino.