Apple comunica il bilancio del secondo trimestre fiscale dell’anno e i ricavi sono davvero eccezionali, soprattutto grazie alle ottime performance in Cina dove iPhone è stato venduto letteralmente come il pane. Secondo i numeri diffusi e riferiti al periodo terminato a fine marzo, il balzo rispetto al precedente trimestre di riferimento è del 33% per pari a 13,57 miliardi di dollari, con utili per azione di 2,33 dollari, oltre le aspettative che si stabilivano a 2,16 dollari. Cupertino sta davvero cavalcando l’onda della rivoluzione, soprattutto nel potere d’acquisto, di Pechino.
D’altra parte parliamo del mercato più grande al mondo, che ogni anno aumenterà il proprio peso vista la popolazione che può mettere sul piatto. Solo nella zona Cina-Hong Kong-Taiwan la crescita è stata del 71% per 16,8 miliardi che sono un terzo del giro d’affari. Apple comunica che il fatturato è aumentato del 27% a 58,01 miliardi contro previsioni che dicevano 56,1 miliardi, in alto anche i margini lordi di profitto del 40,8% (previsioni: 38,5% e il 39,5%), accelera il dividendo dell’11% e piano di riacquisto di titoli propri di 50 miliardi a 140 miliardi. Sono stati promessi 200 miliardi agli azionisti entro marzo 2017 ben oltre i 130 miliardi entro fine 2015, d’altra parte le riserve sono passate da 178 miliardi a 193.5 miliardi in tre mesi.
Ovviamente la comunicazione dei profitti ha fatto balzare in alto il titolo dell’1,33% a 134,4 dollari per un balzo del 62% nell’ultimo anno. Come detto, la Cina è stata fondamentale per questa crescita spaventosa con +72% nell’area che coinvolge anche Hong Kong e Taiwan per lo smartphone di casa. Insomma, iPhone traino: il melafonino ha venduto molto più delle aspettative che avevano ipotizzato 56.8 milioni, quando invece si è arrivati direttamente a 61.17 milioni con un +40%. Non si è però ripetuto il record di 74,5 milioni di due trimestri fa quando uscirono iPhone 6 e iPhone 6 Plus, come è fisiologico che sia.
Nei comunicati è però un po’ nascosto ciò che invece è meno entusiasmante come il mercato degli iPad che è ancora in calo e pure pesante visto che si parla di un -23% a 12,6 milioni, con una controtendenza dei Mac che invece hanno fatto molto bene con un aumento del 10% a 4,56 milioni, dopo il -7% dell’anno scorso. Insomma, iPad potrebbe aver raggiunto la propria soglia e ora sta patendo un po’ di stallo, ma gli iPhone – anche grazie all’aumento del prezzo medio – stanno trainando le finanze già esorbitanti della società californiana, che è una superpotenza vera dato che può vantare una ricchezza superiore a diversi stati nemmeno poi così piccoli.