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Categories: Tecnologia

Apple Pay in Italia: come funziona il pagamento sicuro senza fili

Apple Pay è finalmente in arrivo in Italia. La nuova frontiera del pagamento tecnologico non è poi niente di così rivoluzionario o mai visto, ma – come spesso accade con la società co-fondata da Steve Jobs – funziona molto meglio di altri servizi arrivati in precedenza.

Cupertino ha svelato la succulenta novità in ambito di trasferimento fondi durante il lontano keynote del novembre 2014 che ci ha portato alla scoperta dei nuovi smartphone iPhone 6 e iPhone 6 Plus oltre che dell’orologio tecnologico Apple Watch e con tutti e tre i device si potrà pagare semplicemente e nel massimo della sicurezza con Pay. Sono numerose le banche supportate, scopriamo tutti i dettagli.

Come funziona? Grazie a un mix di comunicazione a breve distanza via NFC, riconoscimento dell’impronta e creazione di un codice monouso anti-truffa. Scopriamo da vicino la novità della mela morsicata che ha debuttato dapprima negli USA, ma che è finalmente pronta a funzionare anche da noi. In questa mini guida scopriremo come usarlo al meglio, carte di credito supportate, circuiti bancari e integrazione con Samsung Pay e come ricavarne il massimo.

Che cos’è Apple Pay?

Che cos’è Apple Pay? Apple Pay si presenta come il più rivoluzionario sistema di pagamento tecnologico di sempre che ci farà dire addio una volta per tutte ai contanti e alle tante carte di credito. Sicurezza, velocità, praticità e semplicità sono le parole chiave di questo sistema che è stato presentato sul palco del keynote Apple da Eddie Cue, capo dei servizi di Apple.

Sarà una sorta di portafoglio 2.0 che si spingerà oltre ai già esistenti Google Wallet e Paypal, giusto per fare i nomi dei due colossi già esistenti? Così Apple promette, garantendo una più profonda penetrazione online e offline.

Come funziona Apple Pay

Come funziona Apple Pay? È una piattaforma di pagamenti contact-less ossia senza contatto che saranno effettuati tramite tecnologia NFC (Near Field Communication), Touch ID ossia il sensore per l’impronta digitale e il chip Secure Element, che consentirà di archiviare le informazioni più delicate. Anzi, in realtà niente sarà archiviato e tutto sarà utilizzato solo per un istante in cui si trasferiscono i soldi per poi garantire la massima riservatezza all’utente.

Funzionerà non solo con iPhone (a partire da iPhone 6 con tutti i successivi dunque 6 Plus, 6s e 6s Plus, 7 e 7 Plus), ma anche con Apple Watch (di prima e seconda generazione), anche se non è ancora chiaro come non avendo il sensore biometrico.

Le banche supportate da Apple Pay in Italia

Come si usa Apple Pay? Grazie all’applicazione dedicata si potranno aggiungere le proprie carte di credito tramite una foto scattata dalla fotocamera, che aggiungerà i numeri sensibili all’app Passbook. L’app permetterà poi di scegliere quale carta usare al momento di un singolo pagamento, ma per garantire la sicurezza massima sarà usato un codice monouso che non potrà essere replicato in modo fraudolento.

E se si perde iPhone? Con Trova il mio iPhone si potrà bloccare qualsiasi transazione. Funziona con circuiti Visa e Mastercard oltre che in negozi dei brand Nike, McDonalds, Disney e Staples ma anche su Groupon e Uber.

Apple Pay funziona in Italia con i circuiti Visa e Mastercard, Unicredit, Carrefour Banca e Boon così da pagare non soltanto in modo sicuro online, ma anche per completare acquisti nei negozi fisici e attraverso altre applicazioni. L’annuncio è arrivato anche sul sito ufficiale con la dicitura “In arrivo” che ha tolto ogni dubbio. AGGIORNAMENTO, la lista delle banche supportate: Widiba, N26, Mediolanum Banca, HYPE, Fineco Bank, Expendia Smart, Carta BCC e American Express.

Naturalmente, sarà necessario che il punto vendita abbia un apposito POS con tecnologia NFC (Near Field Communication) che consente il trasferimento di denaro senza fili e senza contatto in modo sicuro. Non sarà necessario registrarsi né essere “clienti” dei negozi. Tutto avverrà come con una normale carta di credito.

Samsung Pay vs Apple Pay

Cosa cambia da Samsung Pay, ossia la piattaforma dei sudcoreani? Prima di tutto, il servizio asiatico è limitato ai Samsung Galaxy da S6 in poi (così come per gli iPhone per Apple) e utilizza sempre la tecnologia NFC, avvicinando il cellulare al lettore apposito. Tuttavia, poi ci sarà da selezionare la carta desiderata dall’elenco, senza l’automatismo dei californiani. I due sistemi non sono integrabili, ma prerogativa dei due marchi.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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