Apple prende in giro Hillary e Trump per promuovere le app

Apple Trump

Battere il ferro finché è caldo è la regola numero uno nel marketing, e non solo, così Apple sfrutta il trend del momento delle Elezioni Presidenziali USA ormai imminenti per utilizzare i claim dei due principali candidati per promuovere le proprie applicazioni. Già, le frasi ormai simbolo rispettivamente di Donald Trump per i repubblicani e di Hillary Clinton per i democratici sono state opportunamente modificate e pubblicate nello store di app di iTunes per il download di software per i dispositivi mobile come iPhone e iPad. Un po’ di satira commerciale, scopriamone di più dopo la continuazione.

Apple ha dunque deciso di pubblicare sulla propria pagina americana di iTunes App Store alcune frasi per invogliare gli utenti a scaricare applicazioni per iOS rifacendosi alle frasi rese famose dalle campagne elettorali dei candidati alla Casa Bianca. Il duello Trump-Clinton sbarca sul mercato dei software aggiuntivi strappando più di un sorriso agli utenti. Nello specifico, è stato preso il tormentone di Trump ossia “Make America Great Again”, che si può tradurre come rendiamo l’America nuovamente grande con un “Make Chats Great Again” ovverosia rendiamo le chat nuovamente grandi, riferendosi ovviamente al programma per la messaggistica istantanea di casa, iMessage, con gli sticker aggiuntivi.

Apple Hillary

In più, si è presa la frase di Hillary Clinton ossia “I’m With Her”, che si può tradurre con “Sono con lei” con un carino e coccoloso “I’m With Purr” ossia sono con le fusa che si rifa a una selezione di contenuti dedicati ai gatti. Da notare che ad accorgersi di questo particolare è stato un italiano, Federico Viticci di MacStories.net. Con l’Election Day a una settimana, sono inoltre tantissime le applicazioni dedicate a seguire non soltanto gli ultimi dibattiti e gli andamenti dei sondaggi, ma anche poi per il conteggio dei voti in tempo reale. Sarà una sfida all’ultimo punto percentuale e tutti gli americani – e non solo – seguiranno con grande attenzione gli sviluppi.

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Anche gli algoritmi cercano di calcolare e prevedere i risultati. Ad esempio, Bing di Microsoft prende tutti i dati trovati in rete e li dà in pasto alle elaborazioni restituendo una percentuale di addirittura l’87% di vittoria democratica.

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