Interessante storia che arriva dagli States e che si riassume così: Apple Watch salva la vita a un diciassettenne giocatore di football americano, Tim Cook lo premia con un iPhone gratis e uno stage a Cupertino. Un esempio di come la tecnologia può davvero salvare la vita, ma anche una fulgida manifestazione del talento di marketing e promozione del colosso della mela morsicata, che non perde occasione per raccontare tutti i pregi dei propri device. Scopriamo di più su questa vicenda che vede protagonista Paul Houle.
Paul Houle è un 17enne che gioca nella posizione di nose tackle nella squadra del proprio college, la Tabor Academy, di football americano. Un pomeriggio di qualche giorno fa si stava allenando nella consueta seduta programmata quando ha iniziato a percepire dolori al petto e alla schiena. Qualcosa di differente da un possibile dolore muscolare dovuto allo sforzo o da semplice affaticamento. Successivamente, ben due ore dopo, ha osservato il quadrante del suo Apple Watch scoprendo qualcosa di inquietante.
Il battito cardiaco era infatti costantemente intorno alle 145 pulsazioni, un valore troppo alto soprattutto visto che non era sotto sforzo e perché il ragazzo è particolarmente allenato. Così è stato sottoposto a un controllo manuale da parte dell’allenatore, che ha confermato il problema. Trasportato all’ospedale, è stato subito sottoposto a esami più accurati che hanno evidenziato la presenza di una condizione chiamata Rabdomiolisi che descrive la rottura delle cellule del muscolo scheletrico col rilascio nel flusso sanguigno delle sostanze contenute, appunto, nella muscolatura. Un problema grave, che può provocare collasso renale e, eventualmente, anche la morte.
Il ragazzo ha subito bevuto grandi quantità di acqua per ristabilire le proprie funzionalità di base e così farà ogni qual volta ricapiterà il problema. Tim Cook, CEO di Apple, è venuto alla scoperta della vicenda, ha preso contatto col ragazzo e gli ha fatto recapitare un iPhone nuovo di pacca (sarà un 6S o un 6S Plus?) con la promessa che la prossima estate potrà anche sfruttare uno stage presso il quartier generale di Cupertino. Mica male per il 17enne e mica male anche per la mela morsicata, che ha trovato una storia perfetta per promuovere i propri prodotti, ora addirittura salva-vita.
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