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Politica

Approvato alla Camera il reato di omicidio nautico, presto sarà legge

La Camera ha approvato il progetto di legge presentato da Fratelli di Italia con 268 voti a favore e uno contrario che prevede il reato di omicidio nautico. Il reato scatta nel momento in cui un individuo alla guida di un’imbarcazione causa la morte di qualcuno, il rischio è fino a 7 anni di carcere.

Camera – Nanopress.it

La pena può subire delle aggravanti in caso si riscontri che il conducente sia in stato di ebbrezza, sotto stupefacenti, privo di patente nautica o privo di assicurazione per l’imbarcazione. La pena detentiva arriva a 18 anni nel caso in cui si causa la morte di più persone. Diverse le aggravanti previste ma non scatta l’arresto nel caso in cui il conducente si fermi immediatamente a dare soccorso o si mette subito a disposizione della polizia giudiziaria.

Approvato il progetto di legge sul reato di omicidio nautico

Il progetto di legge che introduce al reato di omicidio nautico è stato approvato. È prevista una pena di carcere fino a 7 anni per chi guida un’imbarcazione senza rispettare le norme sulla  navigazione provocando la morte di qualcuno.

Questo provvedimento è stato presentato da Alfredo Balboni e Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia, durante il voto alla Camera ha ricevuto 268 voti favorevoli e solo uno contrario.

Il provvedimento ha già avuto l’approvazione del Senato e dal momento in cui verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale diventerà legge a tutti gli effetti.

All’interno del testo approvato sono previste diverse aggravanti per chi ha commesso il reato ed è risultato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Le aggravanti sono previste anche per chi non è in possesso di patente nautica o se l’imbarcazione che ha causato la morte di qualcuno è sprovvista di regolare assicurazione.

Uomo alla guida di un’imbarcazione – Nanopress.it

Le pene previste dal progetto di legge

La pena minima prevista per chi commette il reato è di 7 anni, che come abbiamo visto può aumentare se ci sono aggravanti.

La pena può essere ridotta fino a metà di quella prevista dalla legge se la causa del decesso non è da imputarsi solamente al conducente dell’imbarcazione.

Ma la pena può anche arrivare a 18 anni se con la propria condotta criminosa si provoca la morte di più persone.

L’aumento di pena è previsto anche nei casi in cui, colui che era alla guida dell’imbarcazione scappi dopo l’incidente, in questi casi viene aumentata di circa un terzo ma può arrivare anche a due terzi della pena prevista regolarmente.

La stessa norma prevede una pena di 3 anni di carcere per chi procura lesioni gravi o gravissime ad un individuo mentre è alla guida di un’imbarcazione violando quanto previsto dalla legge in materia di navigazione marittima o navigazione interna.

All’interno del decreto legge sono previsti anche tutti i provvedimenti che si possono attuare nel caso di arresto in fragranza di reato.

L’arresto non è previsto se il conducente dell’imbarcazione si ferma subito al momento dell’incidente o si appresta a dare i soccorsi necessari, o si mette a disposizione immediatamente della polizia giudiziaria.  

Serena Reale

Classe 1989 di Roma, sono mamma, blogger e creatrice di contenuti digitali. Amo creare contenuti di ogni genere dall'editoria alla grafica. Una delle mie più grandi passioni è quella della scrittura che da sempre mi accompagna ed è da sempre lo strumento principale con cui amo esprimermi. Questa mia passione mi ha permesso nel 2013 di avvicinarmi ai blog e di conoscere il mondo digitale ma anche editoriale. Nel tempo ho collaborato a diversi siti, magazine e blog di ogni tematica. Dal 2022 collaboro con Nanopress, dove mi occupo di scrivere articoli di vario contenuto, toccando diversi temi di volta in volta. Ringrazio la redazione per avermi dato questa opportunità che per me è una sfida tutta nuova.

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