Lo scopo è quello di muoversi verso una semplificazione drastica in cui i vincoli sui sub-appalti saranno minori.
Si dà così inizio all’obbligo secondo i quali dovranno essere previsti gli adeguamenti nel caso in cui i rincari dei materiali vanno oltre il 5% e se il rapporto integrato permette di attribuire il progetto insieme al prosieguo dei lavori attraverso una gara. Un testo che arriverà in Parlamento tra alcuni giorni.
Il governo ha intenzione di muoversi verso una semplificazione drastica che prevede l’eliminazione del 30% del contenuto del testo originario.
Una modifica che andrà ad incidere anche sulle stesse norme. Durante il CDM tenutosi il 16 dicembre è stato dato il lasciapassare a queste modifiche che tra non molto faranno il loro ingresso ufficiale, anche se si dovrà poi ascoltare l’opinione delle commissioni competenti.
Sarà necessario aspettare il testo definitivo e soltanto in seguito valutare l’impatto che queste modifiche avranno sulla realtà.
Una cosa per ora è certa, i vincoli sui subappalti saranno minori. Non mancherà poi l’obbligo di prevedere degli aumenti nel caso in cui il costo del materiale va oltre il 5% del previsto.
Ci sarà anche l’apporto integrato, una misura che prima era vietata, e che dà la possibilità di attribuire sia il progetto che l’esecuzione dei lavori attraverso una sola gara.
Sull’argomento si è espressa anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni la quale ha affermato che questa misura altro non è che un “volano per la crescita “.
La premier ha continuato rivelando che si tratta di un provvedimento organico abbastanza equilibrato nato a seguito di un lavoro approfondito che dà la possibilità di rendere più semplici le procedure e fare in modo che i tempi siano molto più brevi.
Matteo Salvini, il Ministro delle Infrastrutture, afferma che il nuovo codice ha il compito di diminuire la burocrazia dando, allo stesso tempo, anche un taglio agli sprechi offrendo molto più lavoro e andando incontro alle piccole medie imprese.
Una misura che dà la possibilità ai cantieri di avviare i lavori in tempi più stretti creando così nuove opportunità di lavoro.
Una misura nata non solo per diminuire i tempi ma anche per aumentare i posti di lavoro, una realtà in cui si andranno a creare 17.000 posti di lavoro.
Non mancano poi anche altri aspetti di cui lo stesso ministro parla facendo riferimento alle concessioni scadute come quelle autostradali che verranno poi prorogate automaticamente.
Una riforma che, se il governo riesce a proseguire seguendo la propria sua tabella di marcia, verrà introdotta nel mese di aprile del 2023.
Ovviamente le polemiche sono sempre dietro l’angolo. Infatti i sindacati hanno paura che il sub- appalto possa provocare un effetto a cascata in quanto va a liberalizzare determinati organismi.
Fillea CGIL ha paura infatti che si possono verificare molti più infortuni insieme ad un numero sempre più alto di infiltrazioni e sfruttamento.
All’interno del testo si parla anche dei poteri delle autorità anticorruzione.
Infatti, questo riguardo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano afferma “le giuste esigenze di semplificazione e velocità siano adeguatamente coniugate con le garanzie perché senza le garanzie, anche di trasparenza, non si spendono bene i soldi pubblici”.
Ciò che spera il presidente Anac è che andare a semplificare e a velocizzare l’intera procedura porti comunque un percorso sicuro in quanto, senza garanzia, i soldi pubblici non vengono spesi nel modo giusto.
Un’altra cosa da sottolineare è che si va ad aumentare la soglia per gli affidamenti entro la quale gli enti locali possono procedere direttamente.
Una riforma che poi va ad intrecciarsi con quella servizi pubblici. Per esempio, per quanto riguarda gli affidamenti in house che vanno ben oltre le soglie europee, è necessaria utilizzare una “motivazione adeguata“.
Non manca poi anche un help desk istituito all’interno della cabina di regia di Palazzo Chigi.
La riforma si appoggia su quattro elementi: semplificazione e accelerazione di ogni procedura, digitalizzazione dei passaggi burocratici, tutela digitalizzazione dei passaggi burocratici, tutela sia per i lavoratori che per le imprese.
Inoltre questa va a descrivere definitivamente la soluzione dei problemi andando ad eliminare quella complessità nata a causa di un gran numero di leggi sovrapposte a partire dal diritto nazionale fino ai regolamenti europei.
All’interno dell’ultimo bozza era previsto un aumento del margine di manovra con lo scopo di andare ad eliminare il fenomeno della burocrazia difensiva.
Stiamo facendo riferimento a quella burocrazia eccessiva capace di dar vita dei ritardi o creare situazioni inefficienti per quanto riguarda l’esecuzione e l’affidamento dei contratti.
Quando riguarda la fase di approvazione dei vari progetti delle opere pubbliche, i tre livelli di progettazione vengono diminuiti passando così a due livelli.
Così facendo le procedure vengono snellite, portando l’intera pratica ad essere svolta in tempi molto più stretti.
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