E’ stato approvato, dopo meno di un’ora di Consiglio dei Ministri, il decreto Ristori, nato con l’obiettivo di supportare le aziende penalizzate dalle misure restrittive contenute nell’ultimo Dpcm, in vigore da lunedì 26 ottobre. “Capisco la sofferenza di tutte le categorie – aveva detto il premier Conte durante l’incontro con i rappresentanti di piscine e palestre -. Ho firmato il Dpcm solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte“.
In attesa della conferenza stampa, che si terrà a palazzo Chigi alle 19, vediamo quali sono le misure previste dalla bozza del decreto.
Dai ristori per ristoranti, alberghi e casa vacanze del 150%, a ristori del 200% per palestre, piscine, cinema, sale giochi e stadi, fino ad arrivare a ristori del 400% per sale da ballo, discoteche e night club. L’indennizzo scende al 100% per bar senza cucina e gelaterie. Questo è quanto si apprende dal testo in versione di bozza visionato in anteprima da Adnkronos.
Il decreto Ristori prevede nuovi contributi a fondo perduto, per un totale di 2 miliardi di euro. Il Mise e il Mef stanno ancora lavorando per definire i meccanismi di erogazione degli indennizzi previsti dal decreto Ristori. L’Agenzia delle Entrate provvederà al pagamento diretto sul conto corrente dei beneficiari, in modo tale che i soggetti che hanno già fatto richiesta potranno ricevere entro metà novembre l’importo a fondo perduto sul conto corrente. Per le realtà che fatturano oltre i 5 milioni di euro, i tempi saranno più dilatati, come annunciato dal ministro Gualtieri.
Dalla prima bozza del decreto Ristori, pare che la Cig sarà prolungata, in modo specifico per le imprese che l’hanno utilizzata in modo continuativo e per le quali si prevedeva la scadenza a meta novembre. Si ipotizza, dunque, uno slittamento della Cig di 6 o 10 settimane, per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro.
Dalla bozza trapela anche, come annunciato dal premier Conte, la cancellazione della rata IMU. L’imposta, in scadenza il 16 dicembre, dovrebbe essere cancellata per imprese e soggetti economici colpiti dal DPCM.
Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri dovrebbe prorogare il credito di imposta sugli affitti. Si parla di 3 mesi in più di sostegno per imprese e commercianti che devono sostenere una rata mensile di affitto.
Nel presentare le linee guida del decreto Ristori, il ministro Gualtieri ha accennato anche una possibile indennità di 1000 euro rivolta alle categorie più in difficoltà, che potrebbero comprendere: stagionali del turismo e dello spettacolo, operatori dei centri sportivi, lavoratori occasionali e intermittenti e venditori a domicilio
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