Il materiale sequestrate alle due ladre dello shampoo
Aprivano le porte blindate con lo shampoo grazie a una tecnica rudimentale quanto efficace. Così una coppia di ladre, due donne di origine croata di 27 e 20 anni (quest’ultima incinta), sono state arrestate a Padova mentre stavano tentando di compiere un furto all’interno di una palazzina. Le due si erano specializzate in una tecnica alquanto bizzarra ma funzionale: ricavavano dai flaconi di shampoo dei fogli di plastica rigida e, con l’aiuto di semplici cacciavite, riuscivano a far scattare la serratura delle porte blindate chiuse senza mandata di chiavi.
Le due donne sono state arrestate in flagranza di reato dopo un tentato furto. Ad avvisare la Polizia è stato il padrone di casa che ha sentito dei rumori strani provenienti dal vano scale: quando ha guardato dallo spioncino, ha visto le ladre che armeggiavano con la serratura, tentando di far scattare la porta.
A quel punto l’uomo ha avvisato le Forze dell’Ordine e ha dato l’allarme, facendole scappare per le scale. Ad attenderle fuori dal caseggiato c’erano però gli agenti, giunti subito sul posto, che le hanno fermate e portate in caserma.
Aida Muratovich, 27 anni, e Susanna Radulovich, 20 anni, pregiudicata e incinta, questi i nomi delle due donne, avevano con loro una borsa con il “materiale da lavoro”, cioè dei flaconi di shampoo, guanti (per non lasciare le impronte) e alcuni cacciavite.
Giudicate per direttissima, hanno patteggiato la pena di otto mesi, beneficiando della sospensione condizionale della pena.
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