La famiglia di Archie Battersbee, il ragazzo di 12 anni ricoverato in coma a Londra da aprile, vuole trasferirlo in un hospice, dopo che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo non ha accolto il loro appello.
Hollie Dance e Paul Battersbe, genitori del piccolo Archie trovato quasi impiccato lo scorso aprile e in coma da allora, stanno cercando in tutti i modi di salvarlo.
Dopo mesi di cure, per i medici non c’è nulla da fare e vorrebbero staccare la spina, come tutti i tribunali hanno acconsentito di fare, ma la famiglia di Archie Battersbee non si arrende. Vorrebbero spostarlo in Italia o in un hospice. Ecco la situazione attuale.
Lasciare andare un figlio non è facile, soprattutto quando ha solo dodici anni e la sua unica colpa è stata quella di voler partecipare (forse) a una challenge social molto pericolosa.
Da aprile, Archie Battersbee è bloccato in un letto d’ospedale, in coma, e i medici hanno già dato da tempo la loro diagnosi: ormai l’attività cerebrale è assente, Archie non merita più di soffrire così.
Ma i genitori del bambino, Hollie Dance e Paul Battersbee non vogliono arrendersi, appellandosi a tribunali e anche alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo, che ha deliberato dicendo che non si metterà contro i tribunali perché Archie non merita ancora di soffrire così, con un accanimento terapeutico.
Il Barts Health NHS Trust aveva pianificato di staccare la spina ad Archie proprio oggi alle 11:00, a meno che la famiglia non avesse presentato una domanda alla Corte europea dei diritti umani entro le 9:00, com’è successo.
Purtroppo anche questo appello non è servito a nulla, ma i genitori del piccolo dicono che hanno ricevuto delle offerte di cure dal Giappone e anche dall’Italia, dove vorrebbero farlo spostare. Ma al momento, non hanno ancora ottenuto il permesso per farlo.
Oltre all’Italia e al Giappone, dove la signora Dance dice esserci medici che si sono offerti di curare Archie, un’altra idea della coppia di genitori sarebbe quella di trasferire il bambino in un hospice.
Qui, potrebbe ricevere solo cure palliative, come quelle che già sta ricevendo, in attesa dei suoi ultimi momenti, in un’atmosfera calma e tranquilla, come ha comunicato ai media un amico di famiglia.
Come andrà a finire questa tristissima vicenda? Al momento non sappiamo come evolverà, ma pare che i familiari del ragazzo non vogliano arrendersi, gridando a gran voce che Archie ha diritto di vivere.
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