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Ambiente

Arcobaleno, come si forma? Tutte le curiosità

L’arcobaleno è tra i fenomeni meteo più affascinanti. Vi siete mai chiesti come si forma e quali sono le caratteristiche peculiari? 

Arcobaleno come si forma – nanopress.it

La visione degli arcobaleni rimane sempre qualcosa di straordinariamente bello e suggestivo al di là dell’età. Ma quante tipologie esistono? Quali sono quelli prevalenti?

Come si forma l’arcobaleno

Si forma quando la luce del sole interagisce con le gocce di pioggia nell’atmosfera. Quando la luce del sole entra nella goccia di pioggia, viene deviata e si separa in diversi colori a causa della rifrazione. Questi colori sono: il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, l’azzurro, il blu e viola.

Arcobaleno in formazione – Nanopress.it

La luce viene rifratta due volte all’interno della goccia di pioggia prima di essere riflessa sulla superficie posteriore della goccia e quindi rifratta di nuovo mentre esce dalla goccia. Questo processo fa sì che i colori si separino e si formino i caratteristici archi colorati.

La forma nel caso di specie è un arco, con il rosso all’esterno e il viola all’interno. L’arcobaleno completo può essere visibile solo quando il sole è basso sull’orizzonte e la pioggia ha smesso di cadere

Quali sono le caratteristiche?

Forma ad arco: l’arcobaleno ha una forma ad arco, con i colori che vanno dal rosso all’esterno al viola all’interno.

Arcobaleno ad Arco – Nanopress.it

Sette colori: è composto da sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, blu e viola.

Rifrazione della luce: la formazione di questo straordinario fenomeno avviene grazie alla rifrazione della luce del sole nelle gocce di pioggia nell’atmosfera.

Ordine dei colori: i colori appaiono sempre nello stesso ordine, dal rosso all’esterno al viola all’interno.

Lato opposto al sole: appare sempre sul lato opposto del cielo rispetto al sole.

Effetto doppio: in alcune condizioni atmosferiche è possibile osservare un effetto doppio, con un secondo arco più pallido e con i colori invertiti rispetto al primo.

Breve durata: solitamente è un fenomeno visibile solo per pochi minuti e dipende dalla posizione del sole e della pioggia.

Tutti i colori

I colori principali che sono visibili nella sequenza spettrale sono sette e si tratta di: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, blu e viola. Questi sette colori sono spesso ricordati attraverso l’acronimo ROYGBIV, che rappresenta la sequenza dei colori: Red (rosso), Orange (arancione), Yellow (giallo), Green (verde), Blue (azzurro), Indigo (blu) e Violet (viola).

Arcobaleno dopo la pioggia – Nanopress.it

La luce solare bianca che entra nell’atmosfera viene scomposta in questi sette colori a causa della rifrazione quando attraversa le gocce di pioggia nell’aria. Questo processo crea l’arcobaleno che è composto da una serie di bande colorate, ognuna delle quali rappresenta uno dei sette colori principali.

Dove è più possibile vedere l’arcobaleno?

Non vi sono aree dove non può essere osservato perchè,  ovunque nel mondo, lo si può osservare ma si verifica più spesso in aree in cui la pioggia è frequente e ci sono condizioni atmosferiche favorevoli alla sua formazione.

In generale, l’arcobaleno è più comune nelle regioni tropicali e subtropicali, dove le precipitazioni sono più frequenti, ma può essere visto anche in luoghi con un clima più secco, dove le piogge sono meno frequenti.

Non è raro, tuttavia, che possa essere osservato anche in montagna, dove le correnti d’aria fredda e calda si mescolano, creando le condizioni ideali per la formazione dell’arcobaleno.

In sintesi, l’arcobaleno può comparire ovunque nel mondo dove ci sia pioggia e le condizioni atmosferiche siano favorevoli alla sua formazione.

Quando si può vedere?

L’arcobaleno può essere visto in qualsiasi stagione dell’anno, ma ci sono alcune condizioni atmosferiche che possono rendere più probabile la sua comparsa in determinati periodi dell’anno.

Arcobaleno e colori – Nanopress.it

In generale, l’arcobaleno è più comune in primavera e in estate, quando le piogge sono più frequenti e il clima è più caldo. Tuttavia, l’arcobaleno può comparire anche in autunno e in inverno, quando ci sono piogge e condizioni atmosferiche favorevoli.

È importante notare che la posizione del sole rispetto all’osservatore è un fattore cruciale per la visibilità dell’arcobaleno. L’arcobaleno può essere visto solo quando il sole è basso sull’orizzonte, quindi durante le ore del mattino o del tardo pomeriggio.

Pertanto, l’arcobaleno può essere visto in qualsiasi stagione dell’anno, ma è più probabile che compaia durante le piogge e quando il sole è basso sull’orizzonte, che di solito accade nelle prime ore del mattino o nelle ultime ore del pomeriggio.

Quanto tempo dura un arcobaleno

La durata di un arcobaleno dipende dalle condizioni atmosferiche e dalla posizione dell’osservatore. In generale, l’arcobaleno è un fenomeno temporaneo e dura solo pochi minuti.

L’arcobaleno è visibile solo quando il sole è basso sull’orizzonte, quindi durante le ore del mattino o del tardo pomeriggio. La durata è direttamente proporzionale alla posizione di chi lo osserva.

Inoltre, ci sono alcune condizioni atmosferiche che possono influire sulla durata, come, ad esempio, se ci sono nuvole in movimento, potrebbe essere oscurato, magari in via temporanea, o spostarsi più rapidamente attraverso il cielo.

Le varie forme dell’arcobaleno

Esistono molteplici forme di arcobaleni, ognuna delle quali è causata da differenti condizioni atmosferiche. Le forme di arcobaleni più comuni sono:

  1. Il rimario: è quello più comune, formato dalla rifrazione e riflessione della luce solare all’interno delle gocce di pioggia.
  2. Doppio: è formato da due archi concentrici di colori, dove l’arcobaleno esterno ha i colori invertiti rispetto all’arcobaleno interno. Questa forma di arcobaleno si verifica quando la luce solare viene rifratta e riflessa due volte all’interno delle gocce di pioggia.

    Arcobaleno doppio – Nanopress.it

  3. Il triplo: è composto da tre archi concentrici di colori, dove il terzo arco ha i colori invertiti rispetto ai primi due archi. Si verifica quando la luce solare viene rifratta e riflessa tre volte all’interno delle gocce di pioggia.
  4. Quello circolare: è una forma rara che appare come un cerchio completo attorno al sole. Si verifica quando la luce solare viene rifratta e riflessa all’interno di cristalli di ghiaccio presenti nell’atmosfera.
  5. Il lunare: è simile a quello circolare ma appare come un cerchio completo attorno alla luna invece che attorno al sole.

Ci sono anche altre forme di meno comuni, come quello supernumerario, che ha bande di colore extra, e la tipologia specular, che si forma quando la luce viene riflessa su una superficie d’acqua.

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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