Il figlio illegittimo e mai riconosciuto da Alain Delon, Ari Boulogne, è stato trovato morto ieri sera a Parigi in avanzato stato di decomposizione. L’uomo aveva 60 anni e faceva il fotografo. Aveva da tempo problemi di salute ed era parzialmente paralizzato. Ad avvisare la polizia la sua presunta compagna, che si trovava nell’abitazione con il figlio 21enne. I due sono stati poi fermati per omissione di soccorso e le forze dell’ordine stanno ora indagando sulle cause del decesso dell’uomo.
Ari Boulogne, figlio illegittimo della leggenda del cinema francese Alain Delon, è stato trovato ieri sera morto nel suo appartamento a Parigi. L’uomo era in avanzato stato di decomposizione. Ad avvisare la polizia parigina con una telefonata la presunta compagna, poi ritrovata nella casa assieme al figlio di 21 anni. Entrambi sono stati poi arrestati con l’accusa di omissione di soccorso. Pare che da tempo Boulogne fosse emiplegico, ovvero affetto da una parziale paralisi del corpo. Figlio di Nico, voce dei Velvet Underground, per buona parte della sua vita si è battuto per ottenere il riconoscimento da parte di Alain Delon, che invece di lui non ne ha mai voluto sapere nulla. A crescerlo, è stata invece la madre dell’attore e il suo secondo marito, che lo ha adottato e gli ha dato il suo cognome.
Ari Boulogne, presunto figlio di Alain Delon, è stato trovato morto in casa. Arrestata la compagna e il figlio
Una fine triste, quella di Ari Boulogne, figlio illegittimo di Alain Delon, trovato morto in avanzato stato di decomposizione nel salotto di casa sua a Parigi. A telefonare alla Polizia per avvisare dell’accaduto, la sua compagna cinquantenne, poi trovata nell’appartamento in compagnia del figlio e di seguito arrestata per omissione di soccorso.
Nato dalla relazione tra Nico dei Velvet Underground e Alain Delon, il sessantenne non era mai stato riconosciuto dall’attore, venendo cresciuto dalla di lui madre, Edith e dal suo secondo marito Pierre, che decide di adottarlo e dargli il suo cognome.
Durante l’adolescenza, Ari si era riavvicinata alla madre Nico, ma questo aveva comportato per lui l’inizio dell’uso di stupefacenti. A rivelarlo era stato proprio lui stesso nel corso di una delle tante interviste che gli avevano fatto.
“Ho vissuto a fondo tanti momenti con lei. E dai sedici anni abbiamo condiviso pure la droga, la stessa siringa. Per noi era un modo di stare insieme” aveva raccontato.
Una vita difficile, che dopo la morte della madre nel 1988, diventa drammatica, vissuta per strada per un certo periodo e segnata non solo dalla droga, ma anche dai ricoveri in strutture per degenti con problemi mentali. In seguito, tuttavia, Ari era riuscito a rimettersi in sesto, disintossicandosi, avendo due figli e iniziando una buona carriera come fotografo.
Saranno ora le forze dell’ordine a dover chiarire le cause della sua morte, che pare sia avvenuta qualche giorno fa, e capire inoltre il ruolo avuto dalla compagna e soprattutto il motivo per il quale non ha avvisato subito le autorità. Da parte di Alain Delon, con il quale è ancora aperta una causa di riconoscimento, per ora nessun commento.