L’ennesimo caso politico emerso in Germania che ha scosso il governo tedesco. Arne Schoenbohm, capo della cyber sicurezza, verrà valutato dopo le gravi accuse di legami con Mosca.
La ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser, si è espressa in merito all’oscura vicenda che lega il capo della sicurezza informatica alla Russia. Saranno avviate indagini che andranno a valutare i reali rapporti di Schoenbohm con l’intelligence di Mosca.
Arne Schoenbohm, capo dell’agenzia federale per la sicurezza informatica tedesca anche detta Bsi, ha ricevuto pesanti accuse di legami illeciti e sospetti con la Russia. La notizia emerge dai media tedeschi che hanno fatto luce su una vicenda, che è solo l’ultima di una lunga serie nell’ambito politico della Germania.
Schoenbohm non è soltanto il direttore della sicurezza informatica tedesca ma è anche fondatore del Cyber Sicherheitsrat Deutschland e V. o (consiglio sicurezza cibernetica della Germania). Un altro membro di questa società è Andrey Chapchaev che, da quanto emerge, è un ex componente del KGB nel ramo ricerca e che prende parte all’associazione con l’azienda Protelion che in precedenza si chiamava Infotecs e si occupa della cyber security russa.
Chapchaev ha ricevuto un premio direttamente dal presidente Putin ovvero una medaglia d’onore ed è un grande sostenitore dell’oligarca. I media locali riferiscono che sono mesi che le autorità stanno conducendo indagini approfondite.
Lo stesso Consiglio Sicurezza Cibernetica della Germania ha fatto presente nelle scorse ore di aver escluso con effetto immediato dall’associazione l’azienda Protelion in quanto viola gli obiettivi dell’organizzazione. Un’ulteriore critica è stata mossa al consiglio in merito al nome scelto, ritenuto equivoco, che parrebbe suggerire un organo istituzionale mentre in realtà si tratta di un insieme di aziende. L’attenzione mediatica si è posata sulla questione Schoenbohm già altre volte accusandolo di legami con la Russia.
La ministra degli esteri Nancy Faeser, secondo quanto riportato da ZDF Magazin Royale, avrebbe intenzione di licenziare Schoenbohm. Non sono i soli a riferire questa ipotesi sul futuro del capo della cyber sicurezza tedesca sul quale da tempo si susseguono molte indiscrezioni in merito all’utilizzo delle informazioni in suo possesso.
Faeser ha affermato: “Come ho detto, al momento devo semplicemente dire che sono accuse molto gravi, le studieremo prima e poi faremo i passi necessari”. Nelle scorse settimane anche due alti funzionari del ministero dell’Economia sono finiti sotto indagine per presunte attività di spionaggio a favore della Russia.
In agosto una riserva dell’esercito tedesco è finito agli arresti domiciliari per aver passato informazioni riservate ai russi dal 2014 al 2020. Nel mentre è stato accusato anche un cittadino che ha ceduto informazioni sui programmi aerospaziali europei alla Russia. Ultima implicazione della diplomazia tedesca nella questione spionaggio, ma non per importanza, è ‘l’errore’ nel rilasciare il visto d’ingresso ad un cittadino ampiamente segnalato da autorità europee come implicato in attività di spionaggio.
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