Ancora un incidente sul lavoro, questa volta a Colle d’Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Un operaio di 32 anni ha perso la vita, mentre un suo collega è rimasto ferito ed è stato colto da un malore.
Per la vittima non c’è stato nulla da fare. Sembra che i due operai stessero collocando una rete di contenimento metallica, quando sono precipitati. La vittima e il collega stavano lavorando – per conto di una ditta – per ridurre il rischio geologico della strada provinciale dopo il terremoto di Arquata.
Ancora una vittima sul lavoro. Questa volta, l’incidente mortale costato la vita a un operaio rumeno di 32 anni si è registrato a Colle d’Arquata del Tronto, provincia di Ascoli Piceno. Insieme a un collega, la vittima stava collocando una rete di contenimento metallica lungo la strada provinciale.
I due stavano mettendo in sicurezza la strada per evitare il rischio idrogeologico a seguito del violento terremoto che ha colpito la città nel 2016, quando è avvenuta la tragedia. Immediati sono scattati i soccorsi, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. L’operaio è precipitato nel vuoto e le ferite riportate nell’impatto si sono rivelate troppo gravi. I sanitari accorsi sul luogo della tragedia non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
L’operaio sarebbe rimasto schiacciato da un pezzo di rete metallica che stava sistemando. Rimasto ferito anche il collega della vittima, fortunatamente non in modo grave. L’uomo ha accusato un malore ed è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari.
Le condizioni della vittima sono apparse subito molto gravi. Sul posto sono giunti i carabinieri e vigili del fuoco, per i sopralluoghi del caso e per accertare eventuali responsabilità per l’accaduto. Sul posto lavorano diverse ditte, proprio per mettere in sicurezza l’area in cui si è registrato il terremoto nel 2016.
Alle 3:36 del 24 agosto del 2016 una scossa di magnitudo 6 distrusse diversi borghi tra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, tra cui Arquata del Tronto, Amatrice e Accumoli. Sotto le macerie sono rimaste 303 persone: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata e 11 ad Accumoli.
La tragedia avvenuta questa mattina ad Arquata del Tronto non è l’unico decesso sul lavoro registrato quest’oggi. Qualche ora dopo la morte dell’operaio 32enne, a Frosinone è avvenuto un altro incidente dall’esito mortale.
Un operaio di 57 anni, Mario Maini, residente a Esperia, è rimasto schiacciato da un bus mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione sul mezzo, all’interno di un’officina. La tragedia è avvenuta a Pignataro Interamna, vicino a Cassino, provincia di Frosinone.
La vittima è rimasta schiacciata dall’autobus ed è morta sul colpo. I sanitari accorsi sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Presso l’officina sono giunti anche gli ispettori del Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro). Sarà loro compito controllare il rispetto delle norme di sicurezza sul luogo della tragedia.
“Un dramma, quello delle morti bianche, su cui non può calare il silenzio”
ha detto Claudio Durigon, delegato nazionale alle politiche sul lavoro della Lega.
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