La conducente dell’auto – una cittadina tedesca di 30 anni – è stata arrestata con l’accusa di omicidio stradale plurimo.
L’incidente, costato la vita a un bambino di due anni, al padre di 48 e alla nonna di 65, è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 6 luglio a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. Le vittime – residenti a Venezia – stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza a Santo Stefano. Ferita, in maniera non grave, la madre del bambino, che dall’ospedale in cui è ricoverata continua a ripetere di non voler più vivere, perché le sono stati strappati via gli affetti più cari. Dimesso in mattinata il nonno del bambino, che si è salvato perché camminava qualche metro più indietro rispetto agli altri familiari.
Svolta nelle indagini sull’incidente avvenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 luglio, a Santo Stefano di Cadore, provincia di Belluno. Questa mattina è stata infatti arrestata la cittadina tedesca di 30 anni, che ha falciato e ucciso una famiglia in vacanza nella località veneta. A perdere la vita un bambino di 2 anni, il papà e la nonna materna. Feriti, in maniera non grave, la mamma del piccolo e il nonno materno.
L’ipotesi di reato per la conducente dell’Audi è di omicidio stradale plurimo. Gli inquirenti stanno indagando sugli istanti che hanno preceduto il drammatico incidente, per chiarire se la donna fosse distratta dal cellulare. Sull’asfalto, come riferisce Tgcom24, non sembrerebbero esserci segni di frenata, il che indurrebbe a pensare che la conducente fosse distratta dallo smartphone, o sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Tutte ipotesi che andranno accertate con alcol e drug test, già disposti dalla Procura. Il cellulare è stato sequestrato e sarà sottoposto a un’analisi da parte dei carabinieri di Belluno, che dovranno accertare se la donna stesse utilizzando il dispositivo quando ha falciato la famiglia.
L’arresto è stato deciso comunque in base al grave quadro indiziario a carico della conducente, ossia l’alta velocità a cui procedeva la vettura, le testimonianze e la violenza dell’urto.
Il papà e la nonna del piccolo sono morti praticamente sul colpo, sbalzati a diversi metri di distanza, una 30ina per l’esattezza, mentre il bambino è deceduto all’arrivo in ospedale. La famiglia era da poco arrivata a Santo Stefano, da Venezia, dove vivevano, per trascorrere qualche giorno di vacanza tutti insieme.
Il nonno, che è già stato dimesso dall’ospedale, ha raccontato di essersi salvato perché camminava qualche metro più indietro rispetto agli altri familiari.
L’incidente, come già anticipato, è costato la vita a tre persone. Le vittime sono Mariagrazia Zuin, 64 anni, il marito della figlia, Marco Antoniello, 48 anni, e il nipotino di due anni, morto all’arrivo in ospedale. Con loro c’era la moglie di Antoniello, Elena Potente, 42 anni, che è rimasta ferita in maniera non grave ed è tenuta sotto osservazione al Pronto soccorso di Pieve di Cadore. La donna è disperata e continua a ripetere di non voler più vivere, come riferito dal padre a Fanpage.
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