A Bergamo un ragazzino è stato arrestato perché accusato di essere sostenitore dell’Isis. A quanto pare il giovane faceva della propaganda terroristica sui social e stava escogitando un attentato incendiario all’interno della sua città.
La polizia lo ha arrestato con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate.
Il giovane pubblicava tranquillamente sui propri social video di propaganda Jihadista riconducibili all’Isis. A quanto pare il ragazzo faceva parte di un gruppo di giovani sostenitori del regime Islamico.
A Bergamo la polizia ha arrestato un ragazzino accusato di essere sostenitore del terrorismo Jihadista. La Digos di Bergamo e di Brescia, insieme al Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno monitorato per mesi il ragazzo. Notando un chiaro processo di radicalizzazione violenta.
Il ragazzo, infatti, oltre a pubblicare regolarmente video inneggianti al terrorismo islamico, stava preparando un vero e proprio attentato incendiario.
Inoltre, il ragazzo non agiva come singolo, ma al contrario apparteneva ad una rete di adepti provenienti sia dall’Europa che dall’America. L’intelligence e le forze di polizia straniere hanno permesso lo smembramento di questa rete di giovani terroristi.
La Procura di Bergamo ha arrestato il ragazzo italiano con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo. Il suo fermo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale per minorenni.
A quanto pare gli inquirenti hanno trovato all’interno dell’abitazione del giovane una serie di contenuti riconducibili allo Stato islamico. A partire da diversi video di esecuzioni o anche manuali di armi e ordigni.
Il giovane, inoltre, pubblicava alcuni video sui propri social, esortando gli altri ragazzi a prendere parte al gruppo e passare all’azione.
Il terrorismo islamico è una problematica concreta a livello internazionale, in quanto esso è un fenomeno diffuso che mette in pericolo punti nevralgici internazionali, a livello economico, culturale e politico.
Esso rappresenta una delle principali sfide securitarie che gli stati devono costantemente monitorare e affrontare, anche in vista dei terribili effetti che porta all’interno delle società.
L’obiettivo principale di gran parte dei gruppi terroristici è quello di sovvertire lo stato che li sovrasta in nome di principi religiosi, tra cui centrale è il concetto di Jihad.
Letteralmente il termine assume il significato di “sforzo”, nel senso “sulla vita di Dio”. Questo porta ad un’estremizzazione religiosa che spinge i soggetti a compiere atti di estrema violenza in nome della volontà del loro Dio.
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